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Travolto e ucciso fuori dal pub, morto un 16enne: automobilista condannato a 1 anno e 2 mesi

Leonardo Caielli, 16 anni, è stato travolto e ucciso da una Mercedes dopo essere uscito dal locale Jamaica Pub a Fara Gera d’Adda (Bergamo) il 15 luglio 2022. A tre anni di distanza, la giudice ha accolto la richiesta dell’accusa e ha emesso la sentenza: l’automobilista è stato condannato per omicidio stradale a 1 anno e 2 mesi.
A cura di Giulia Ghirardi
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Doveva essere un venerdì tra amici, invece si è trasformato in tragedia. Erano le 23:30 del 15 luglio 2022 quando Leonardo Caielli, 16 anni, è uscito dal locale Jamaica Pub ed è stato travolto e ucciso da una Mercedes che stava passando proprio in quel momento. Oggi, a tre anni di distanza dall'incidente, la giudice ha accolto la richiesta dell’accusa e ha emesso la sentenza di condanna: il conducente dell’auto è stato condannato per omicidio stradale a 1 anno e 2 mesi, con pena sospesa.

La notte dell'incidente

Il ragazzo aveva trascorso la serata nel locale Jamaica Pub, nel comune di Fara Gera d’Adda (Bergamo). Il 16enne e il gruppo di amici stavano percorrendo la strada statale che collega Cassano d'Adda a Treviglio quando improvvisamente sarebbe sopraggiunta un'auto che ha travolto il giovane e altre due ragazze di 16 e di 17 anni, rimaste ferite in modo non grave. Le condizioni del 16enne sono, invece, apparse sin da subito disperate. Gli amici e i passanti hanno lanciato l'allarme e l'automobilista si è fermato per prestare soccorso. Una volta giunti sul luogo dell'incidente, però, gli operatori sanitari del 118 non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

La condanna per omicidio stradale

Oggi, a tre anni di distanza dall’incidente, il conducente dell’auto è stato condannato per omicidio stradale a 1 anno e 2 mesi, con pena sospesa. La giudice Beatrice Purita ha, infatti, riconosciuto le attenuanti generiche poiché l’imputato risultava essere incensurato e perché si era subito fermato a prestare soccorso.

In più, dalle indagini sul sinistro sarebbe emerso un concorso di colpa: “Il comportamento di Leonardo ha contribuito all’evento lesivo”, ha dichiarato a riguardo il pm nella requisitoria spiegando che il ragazzo camminava sul ciglio di un tratto di strada non illuminato, a tarda ora, senza torcia e senza abbigliamento catarifrangente. Dall'altro lato, però, l’automobilista non aveva azionato gli abbaglianti e viaggiava a una velocità superiore a quella consentita in quel tratto di strada. Dunque, nonostante la richiesta dell’avvocato difensore, Giacomo Gozzini, la giudice ha accolto la richiesta dell’accusa e ha emesso la sentenza di condanna per il 62enne.

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