video suggerito
video suggerito

Travolge e uccide il maestro d’asilo Daniele Marchi a Pavia, professoressa condannata per omicidio stradale

È stata condannata a 2 anni e 4 mesi di reclusione per omicidio stradale la professoressa accusata della morte di Daniele Marchi. Il 50enne maestro d’asilo era deceduto il 23 gennaio 2023 travolto da un’auto mentre andava al lavoro in bicicletta a Pavia.
A cura di Enrico Spaccini
0 CONDIVISIONI
Daniele March
Daniele March

Il Tribunale di Pavia ha condannato a 2 anni e 4 mesi la professoressa accusata di aver travolto e ucciso la mattina del 23 gennaio 2023 Daniele Marchi. Quella mattina il 50enne si stava recando a scuola in bicicletta, quando è stato investito da un'auto. Alla guida c'era l'insegnante 66enne che era diretta all'istituto tecnico in città per tenere una lezione. La donna aveva spiegato di non essersi accorta di nulla. Il gup Pasquale Villani ha ritenuto la professoressa responsabile di omicidio stradale, ma l'ha assolta dall'accusa di omissione di soccorso.

L'incidente era avvenuto nella prima mattinata del 23 gennaio di due anni fa. Marchi stava pedalando lungo viale Resistenza a Pavia quando, arrivato in prossimità dello svincolo per piazzale Europa, era stato investito da un'auto e trascinato per diversi metri. La professoressa che si trovava al volante del veicolo era andata, poi, a scuola per tenere una lezione ed era stata raggiunta poco dopo dalle forze dell'ordine. A loro aveva spiegato di non essersi accorta di aver investito una persona e per questo motivo non si sarebbe fermata per chiamare i soccorsi.

La 66enne ha quindi affrontato il processo con rito abbreviato con le accuse di omicidio stradale, aggravato dalla fuga, omissione di soccorso e inversione del senso di marcia in corrispondenza di un incrocio. La pm Valentina Terrile aveva chiesto una condanna a 3 anni di reclusione. Il gup Pasquale Villani, invece, ha deciso di condannare la professoressa a 2 anni e 4 mesi, con sospensione della patente per due anni, riconoscendola colpevole in primo grado di omicidio stradale, ma assolvendola dall'accusa di omissione di soccorso e non riconoscendo l'aggravante della fuga.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views