Tifoso dell’Inter ha un arresto cardiaco dopo la partita con il Barcellona, salvato dall’amico

Un 40enne ha avuto un arresto cardiaco al termine della semifinale di Champions League tra Inter e Barcellona di ieri sera, martedì 6 maggio. L'uomo, un tifoso nerazzurro, si è accasciato a circa un quarto d'ora dal fischio finale quando si trovava ancora al secondo anello del settore blu (la curva sud), mentre gli altri 75mila spettatori stavano lasciando il ‘G. Meazza' di San Siro. Come ha spiegato il responsabile del servizio sanitario dello stadio, Alessandro Geddo, il primo a iniziare il massaggio cardiaco è stato l'amico del 40enne, dopodiché il personale medico lo ha defibrillato quattro volte: "Alla quarta è ricomparso il ritmo, dopo è stato intubato e messo in coma farmacologico. Domani dovrebbe essere svegliato".
L'arresto cardiaco al fischio finale di Inter-Barcellona
La semifinale tra Inter e Barcellona è stata una partita carica di emozioni. Dopo il 3 a 3 dell'andata, giocata in Spagna allo Stadio Olimpico Lluis Companys, i nerazzurri sono riusciti a battere gli spagnoli per 4 a 3 ai tempi supplementari. Il primo tempo si è chiuso con i nerazzurri padroni di casa in vantaggio per 2 a 0, ma i blaugrana sono riusciti a ribaltare il risultato portandolo sul 2 a 3 a proprio favore all'87esimo. A pareggiare i conti ci ha pensato Francesco Acerbi al terzo minuto di recupero del secondo tempo, mentre Davide Frattesi ha chiuso il match segnando la rete del 4 a 3 nel primo tempo supplementare.
Non è chiaro, però, se a causare l'arresto cardiaco del tifoso interista sia stata proprio la partita rocambolesca. "Non è possibile dirlo anche perché non conosciamo eventuali fattori di rischio individuali", ha spiegato Alessandro Geddo ad Adnkronos: "Sicuramente lo stress può avere un'incidenza su questo tipo di eventi ed è ben noto che durante situazioni di alta emotività con il rilascio di catecolamine c'è un rischio aumentato di spasmo coronarico o anche di ischemia franca".
L'amico del 40enne ha iniziato subito il massaggio cardiaco
Il 40enne ha accusato il malore quando l'arbitro Szymon Marciniak aveva fischiato la fine della partita ormai da un quarto d'ora e, mentre ancora in campo si stava festeggiando la conquista della finale di Champions League, i tifosi avevano iniziato a uscire dallo stadio. Ad un certo punto, il tifoso nerazzurro si è accasciato a terra, soccorso subito dall'amico con il quale aveva assistito all'incontro. "È questa la chiave di volta, prima si inizia a massaggiare e meglio è", ha commentato il responsabile del servizio sanitario di San Siro.
Poco dopo, è intervenuta l'equipe medica che ha usato il defibrillatore quattro volte sul 40enne fino a far ricomparire il ritmo cardiaco. Dopodiché, il paziente è stato intubato e gli è stato indotto il coma farmacologico. Una volta stabilizzato, è stato trasportato all'ospedale San Carlo di Milano, dove si trova ancora ricoverato in Rianimazione. "Era in respiro spontaneo", ha rassicurato Geddo , "domani dovrebbe essere svegliato e ad oggi non risultano segni di compromissione neurologica".