Stefania Nobile parla di Davide Lacerenza: “Ho fallito ma lo amo. Ringrazio la magistratura se oggi è ancora vivo”

È tornata in libertà dopo più di tre mesi Stefania Nobile, arrestata con Davide Lacerenza per un presunto giro di droga e prostituzione all'interno della Gintoneria a Milano. E oggi, proprio sul socio in affari ed ex compagno, affida a Instagram un lungo sfogo. "Il problema della droga è un problema enorme. Come ho sempre detto, solo chi lo prova avendo un familiare o una persona importante nella propria vita può arrivare a capire la distruzione mentale, economica e personale che può portare questo schifo, così come qualunque dipendenza", è stata la sua confessione a cuore aperto.
La confessione di Stefania Nobile
La figlia di Wanna Marchi, secondo quanto emerso dalle indagini della Guardia di Finanza, poco prima dell'arresto avrebbe infatti contattato il suo avvocato Liborio Cataliotti per fare in modo che Davide Lacerenza fosse sottoposto a un trattamento sanitario obbligatorio (Tso) per disintossicarsi dalla cocaina. Lo stesso Lacerenza, proprio per nascondersi dallo sguardo dell'ex partner, avrebbe consumato cocaina nella cucina del privè della Malmaison, unico luogo protetto dalle telecamere. "Amando una persona, ci si trova completamente soli. Reputo che chi fa uso di sostanze sia una persona malata, che va curata esattamente come chi ha una qualunque altra patologia. Non basta accendere le luci, come ho visto fare, dire stop alle droghe. Non è sufficiente. Quando sento ragazzi che si sentono fighi dire ‘tanto smetto quando voglio', no ragazzi. Ci siete già dentro completamente".
E ancora. "Io so di non poter fare niente perché ho fallito, ne sono cosciente, ma se si ama una persona non la si deve abbandonare. Bisogna usare qualunque arma per salvare questa persona. Oggi posso dire grazie alla magistratura, perché amando tanto la persona di cui sto parlando e che sapete, il fatto che lui sia vivo e salvo per me è avere vinto".
Lo sfogo di Stefania Nobile prima dell’arresto: “Non ce la faccio più. Davide Lacerenza sta esagerando”
Per il gip Stefania Nobile non avrebbe solo tollerato le decisioni di Lacerenza, che la teneva sempre al corrente dei suoi affari, ma addirittura ne avrebbe reinvestito i proventi in Albania (si parla di 80 milioni). Un'evidente scelta di convenienza, per il volume di denaro che i "servizi extra" portavano alle casse della Gintoneria (anche 70mila euro a serata per un solo cliente). Ma a livello personale, negli ultimi anni, la 61enne era in realtà arrivata a disprezzare profondamente gli eccessi notturni del locale in via Torriani, nonostante i ricchi profitti. A lei, anche per questo, non è stato infatti contestato il reato di spaccio ma solo quello relativo alla prostituzione. "Io se devo fare una chiamata la faccio e lo rinchiudo, ma sono combattuta", alcune delle parole di Nobile, intercettata dagli investigatori. "Possiamo continuare così? Davvero, sono stanca, sono veramente arrivata al limite, non è giusto. Mi sono anche pentita di aver preso il locale, sta esagerando: non so cosa fare. Mia mamma dice che dovrei andare via, sparire. Dà i soldi a tutte", riferendosi alle escort che ogni sera affollavano il locale. E, rivolta ad Ariganello, braccio destro di Lacerenza arrestato lo scorso 4 marzo: "Anche tu, Davide, non ti prestare a portare la droga in giro!".