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“Spavaldo e fragile”: la canzone di don Burgio per Baby Gang appena uscito dal carcere

Don Claudio Burgio, cappellano del carcere minorile Beccaria e parroco della comunità Kayros, dedica una canzone rap a Baby Gang, appena uscito dal carcere. “Imparerai da tutti i tuoi errori e arriverai al successo. Ce la farai, perché di crederci in te io non ho mai smesso”
A cura di Francesca Del Boca
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Don Claudio Burgio e Baby Gang
Don Claudio Burgio e Baby Gang

"Non esistono ragazzi cattivi". È il mantra di don Claudio Burgio, parroco della comunità Kayros di Vimodrone e cappellano del carcere minorile Beccaria, una vita dedicata al recupero dei giovanissimi di Milano e della Lombardia che finiscono dietro le sbarre. "Un ragazzo ha sempre la possibilità di cambiare".

Tra loro c'è anche Zaccaria Mouhib, 21 anni, in arte Baby Gang. E proprio al trapper di Lecco, per celebrare l'uscita dal carcere e l'ingresso (ai domiciliari) in una comunità per intraprendere un percorso di disintossicazione dalle droghe, il "prete dei rapper" (che ha seguito, tra gli altri, anche Rondodasosa e Simba La Rue) dedica oggi un regalo speciale e realizzato su misura. Cosa potrebbe essere, se non una canzone rap?

Il testo della canzone rap dedicata a Baby Gang

"Dedicata a Baby, ai ragazzi di Kayros e a tutti quelli venuti su con troppo vento che hanno il coraggio di rialzarsi ogni giorno", la dedica iniziale del pezzo rap, pubblicato su Instagram. E poi il testo.

"Spavaldo e fragile, quando provavi a tutti i costi a fare il duro", le prime strofe. "Imparerai da tutti i tuoi errori, e arriverai al successo. Perché di crederci in te, io, non ho mai smesso".

E ancora. "Spavaldo e fragile, non è mai facile trovarsi in bilico tra tutto e niente, in mezzo a chi ti giudica incosciente, un perdente. Ho visto l'uomo che sarai domani, e non ho dubbi che realizzerai i tuoi piani".

Fino al ritornello. "Ce la farai, tu ce la farai. Tutti i tuoi sbagli saranno consigli, solo dettagli. E fiero io ti guarderò da lontano".

"Zaccaria ha sofferto molto"

È un rapporto speciale, del resto, quello che intercorre tra don Claudio e Baby Gang. "Zaccaria ha sofferto molto, ha vissuto con rabbia la disuguaglianza sociale e l’ha riversata nella musica", aveva detto il don su di lui a Fanpage.it, dopo l‘arresto per rapina.

"L'ho conosciuto quando aveva 15 anni, è un ragazzo con una storia pesante alle spalle: già all'età di 8 anni era stato allontanato dalla famiglia. Come tanti ragazzi può sbagliare, ma si rialzerà. Questa vicenda è solo una tappa nella sua crescita".

E sul rap, aveva aggiunto: "È un genere che fa pensare, riflettere. Forse invece che criticarlo o osteggiarlo, da parte delle istituzioni e del mondo degli adulti e degli educatori, andrebbe ascoltato". E non solo.

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