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Sparatoria a Seregno tra due auto in corsa: 5 persone condannate per tentato omicidio

I fratelli Cosimo e Giovanni Amato, Mario Romeo e i suoi due figli sono stati condannati dal Tribunale di Monza per tentato omicidio. I cinque si erano sparati contro lungo via Wagner a Seregno l’11 luglio 2023.
A cura di Enrico Spaccini
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Sono stati condannati per tentato omicidio i cinque partecipanti alla sparatoria avvenuta a Seregno (in provincia di Monza e della Brianza) l’11 luglio 2023. Quella mattina i due fratelli Cosimo e Giovanni Amato, 28 e 48 anni, avevano raggiunto a bordo di un furgone la Fiat Punto dove viaggiavano il 56enne Mario Romeo e i suoi figli di 31 e 29 anni. I cinque si sono sparati a vicenda una raffica di colpi, almeno 14, portando al ferimento del solo 56enne. Per loro, la gup del Tribunale di Monza ha disposto nel processo con rito abbreviato la condanna a 9 anni (tranne per uno dei figli di Romeo, condannato a 8 anni perché non ha effettivamente sparato) e a 1 anno per un sesto imputato accusato di favoreggiamento personale nei confronti dei fratelli Amato.

La sparatoria lungo via Wagner a Seregno

Erano da poco passate le 11 di mattina dell’11 luglio quando un furgone Iveco Daily ha raggiunto a tutta velocità una Fiat Punto grigia lungo via Wagner a Seregno. Per 400 metri, passando vicino a case abitate, negozio e davanti all’ortatorio Santa Valeria pieno di bambini, gli Amato e i Romeo si sono sparati a vicenda almeno 14 colpi.

Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dalla pm Sara Mantovani, si sarebbe trattato di un regolamento di conti tra due famiglie di origine calabrese contrapposte. Il motivo della disputa, in particolare, sarebbe stata l’interruzione del legame sentimentale tra una donna appartenente a una dei due gruppi familiari e un uomo dell’altro gruppo.

Tutti condannati per tentato omicidio

I fratelli Cosimo e Giovanni Amato sono residenti in Brianza e lavorano come commercianti di materiali ferrosi. I Romeo, invece, sono venditori di auto usate. Per tutti loro, nel processo con rito abbreviato, la giudice delle udienze preliminari di Tribunale di Monza Silvia Pansini ha disposto una pena pari a 9 anni di reclusione per tentato omicidio, tranne che per uno dei figli dell’unico ferito, Mario Romeo (raggiunto da due proiettili alla schiena), condannato a 8 anni perché non avrebbe effettivamente sparato quel giorno.

Anche un sesto imputato è stato condannato per favoreggiamento personale. Si tratta dell’uomo che avrebbe fornito ai fratelli Amato il veicolo che avrebbero usato, poi, per la fuga. Per lui la gup ha disposto 1 anno di reclusione.

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