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Si ustiona dopo un’esplosione nell’ex Asl di Calolziocorte: gravissima una 22enne

Sabato sera un’esplosione all’interno dell’ex Asl di Calolziocorte (Lecco) ha provocato gravi ustioni a una ragazza di 22 anni. La giovane sarebbe entrata nello stabile abbandonato in compagnia di alcuni amici, che sono fuggiti prima dell’arrivo dei soccorsi. La causa dello scoppio potrebbe essere una bottiglia di alcol trovata sul posto dell’accaduto.
A cura di Alice De Luca
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Sabato sera un'esplosione all'interno dello stabile dell'ex Asl di Calolziocorte, in provincia di Lecco, ha lasciato gravemente ferita una ragazza di 22 anni. Sul posto sono accorsi le forze dell'ordine e gli operatori del 118, che hanno trasportato la giovane in ospedale con diverse ustioni. Lo scoppio potrebbe essere partito da una bottiglia di alcol trovata all'interno della struttura. Sul caso stanno indagando i Carabinieri.

Stando alle prime ricostruzioni dell'accaduto, pare che nella sera di sabato 19 luglio la ragazza fosse entrata nella struttura abbandonata di piazza Fratelli Kenndy in compagnia di altre persone, violando i sigilli messi dal Comune. L'esplosione è avvenuta attorno alle 20:40, per cause ancora da chiarire. Durante un sopralluogo nella struttura, i vigili del fuoco hanno trovato una bottiglia di alcol che potrebbe aver innescato lo scoppio.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e i sanitari del 118, mobilitati dalla centrale operativa dell'Agenzia Regionale Emergenza e Urgenza (Areu) della Lombardia. I soccorritori hanno trasportato la 22enne in codice rosso all'ospedale Niguarda di Milano, dove è arrivata con gravi ustioni.

Sul luogo dell'accaduto sono arrivati anche i Carabinieri, che hanno effettuato tutti i rilevi necessari per ricostruire l'esatta dinamica dell'accaduto. All'interno dello stabile non sono state trovate altre persone: gli accompagnatori della 22enne sarebbero scappati prima dell'arrivo dei soccorsi, abbandonando la ragazza ferita.

All'ex Asl sono arrivati anche il sindaco di Calolziocorte, Marco Ghezzi e gli assessori Cristina Valsecchi e Dario Gandolfi, che hanno controllato personalmente la situazione. Lo stato di abbandono e di degrado della struttura è da tempo criticato dai cittadini, tanto che a maggio il Comune aveva attivato le procedure verso la vendita dell'immobile, con l'obiettivo di riqualificarlo e trasformarlo in un centro sanitario.

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