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Si scontra con l’auto di una famiglia, muore bimba di sei mesi: automobilista 23enne patteggia una pena di due anni

Ha patteggiato a due anni con pena sospesa il ragazzo 23enne che nel febbraio 2024 a Strozza (Bergamo) causò l’incidente nel quale rimase coinvolta una bimba di poche settimane, che morì sei mesi dopo. Per il giovane è stato disposto anche il ritiro della patente per 18 mesi.
A cura di Alice De Luca
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Una delle auto andate a fuoco nell’incidente a Strozza (foto da vigili del fuoco)
Una delle auto andate a fuoco nell’incidente a Strozza (foto da vigili del fuoco)

Ha patteggiato a due anni di reclusione con pena sospesa il ragazzo di 23 anni che nel febbraio del 2024 a Strozza, in provincia di Bergamo, causò l'incidente nel quale si ferì gravemente una bambina di poche settimane, che sei mesi dopo morì a causa delle gravi lesioni riportate. Il giovane, difeso dagli avvocati Rocco Lombardo ed Emilio Tanfulla, era accusato di omicidio stradale. Il giudice per l'udienza preliminare Alessia Solombrino ha disposto nei suoi confronti la pena accessoria della sospensione per 18 mesi della patente. 

I genitori della bambina, il 36enne Francesco Greco e la 31enne Antonella Cardia, entrambi di Fontanella, sono stati parzialmente risarciti dall'assicurazione. Manca il saldo del risarcimento perché sono ancora in corso alcuni accertamenti medico legali sulle lesioni riportate dai genitori, assistiti dagli avvocati Luca Perini e Riccardo Nastasi.

L'incidente avvenne il 25 febbraio del 2024 a Strozza. La famiglia si trovava a bordo di una Fiat Tipo diretta verso Valle Imagna, mentre il ragazzo, all'epoca 22enne, viaggiava in direzione opposta, verso Villa d'Almè. L'auto del giovane invase la corsia di marcia opposta, scontrandosi con l'auto della famiglia. Lo schianto fu tanto violento che entrambe le macchine presero fuoco. Il papà della bambina e il 22enne rimasero feriti solo lievemente, mentre la mamma riportò lesioni più importanti. La bimba invece si trovava in gravissime condizioni e fu portata in elicottero all'ospedale Papa Giovanni XIII di Bergamo, dove sei mesi dopo, il 17 luglio, morì a causa delle gravi ferite riportate.

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