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Si schianta con la moto contro un’auto nel Bresciano: morto Luigi Cotti, rifugista e maestro di sci

La scorsa domenica 17 agosto Luigi Cotti si è schiantato con la moto a Berzo Inferiore (Brescia) contro un’auto che gli avrebbe tagliato la strada. Il 44enne è deceduto nella serata di ieri, lunedì 18 agosto, in ospedale.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto da Facebook
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Luigi Cotti è morto nella serata di ieri, lunedì 18 agosto, all'ospedale Civile di Brescia dove era ricoverato in Terapia Intensiva in seguito a un incidente stradale. Il 44enne, che insieme alla moglie gestiva nel periodo estivo il rifugio Valdaione sui monti di Bienno (in provincia di Brescia), il giorno prima si era schiantato con la moto contro un'auto che, svoltando, gli aveva tagliato la strada. Le sue condizioni erano apparse subito critiche. Ora il 32enne che si trovava alla guida della vettura è indagato per omicidio stradale.

L'incidente è avvenuto intorno alle 10 di domenica 17 agosto in via Manzoni, alle porte di Berzo Inferiore. Stando a quanto ricostruito, poco prima Cotti era sceso in paese con la sua moto da cross, una Beta Alp, per prendere il pane e altri generi alimentari necessari per organizzare il pranzo agli escursionisti che avrebbero cercato ospitalità al suo rifugio Valdaione. Il 44enne stava ormai risalendo lungo la provinciale quando, all'altezza del distrubotre, una Renault Clio gli avrebbe tagliato la strada.

L'impatto è stato violento e Cotti è stato sbalzato per diversi metri. Il 44enne ha perso il casco, nonostante dai primi accertamenti pare che fosse regolarmente allacciato, e ha battuto la testa a terra. Trasportato con la massima urgenza con l'elisoccorso all'ospedale Civile di Brescia, è stato dichiarato deceduto la sera di lunedì 18 agosto nel reparto di Terapia Intensiva. Le indagini su quanto accaduto sono state affidate ai carabinieri di Breno. Dai rilievi, pare che il 32enne che si trovava alla guida della Clio stesse scendendo verso Esine e poi svoltato per fare benzina.

Cotti era titolare di una piccola impresa di giardinaggio in bassa Vallecamonica. Era conosciuto per la sua attività di maestro di sci e di snowboard nel comprensorio di Montecampione. Da ormai dieci anni gestiva anche il rifugio Valdaione con la sua compagna, preso in concessione dagli alpini di Bienno.

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