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Si sbloccano i licenziamenti e a Segrate un dipendente invalido perde il lavoro

In un’azienda a Segrate (Milano) si registrano già i primi effetti dello sblocco dei licenziamenti. Un dipendente invalido al cento per cento ha perso il posto di lavoro. L’azienda ha giustificato l’atto ritenendolo necessario “in conseguenza della riorganizzazione del lavoro in atto che non giustifica più il mantenimento del posto di lavoro”. La Cgil di Milano ha deciso di impugnare il licenziamento.
A cura di Ilaria Quattrone
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Si registrano già i primi effetti dello sblocco dei licenziamenti. Da oggi, dopo un'intesa raggiunta due giorni fa tra Governo e parti sociali, cade il divieto per molti settori (tranne il tessile) di licenziare. E alcune imprese in Lombardia già ne approfittano: in una nota stampa della Cgil di Milano, viene data la notizia che un dipendente con una invalidità del 100 per cento è stato licenziato dalla Flsmidth Maag Gear di Segrate, comune in provincia di Milano.

Il sindacato ha impugnato il licenziamento

A Segrate la multinazionale produce riduttori e conta circa quaranta dipendenti. La persona licenziata è stata per anni addetta alle macchine a controllo numerico. A causa di una malattia ha perso la vista: "Con cinismo da guinness dei primati, il gruppo dirigente aziendale ha inviato alla Dtl e per conoscenza al lavoratore (che pure fa parte di una categoria protetta) una bella comunicazione preventiva dell’intenzione di procedere al licenziamento di tipo economico – scrive il sindacato nella nota stampa – nella quale testualmente si legge “(…) in conseguenza della necessaria riorganizzazione del lavoro in atto, che non giustifica più il mantenimento del posto di lavoro”. La Fiom di Milano ha quindi deciso di impugnare il licenziamento.

Pagano: Alcune imprese approfitteranno della situazione

Quanto accaduto oggi era stato già preventivato dal segretario della Cgil di Regione Lombardia, Alessandro Pagano, che pur soddisfatto dell'accordo raggiunto con il Governo ha messo in luce la possibilità che alcune aziende possano approfittare della situazione e "riorganizzare il lavoro" procedendo a ulteriori licenziamenti: "Alcune imprese potrebbero approfittare dello sblocco dei licenziamenti. Ci sarà infatti un processo di riorganizzazione e ristrutturazione, che è collegato alla crisi economica causata dalla pandemia, e che saranno attuati perché è cambiato il mercato".

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