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Sequestrati oltre 650 kg di prodotti ittici all’aeroporto di Malpensa: arrivavano dalla Cina senza certificazioni

La guardia costiera di Genova lo scorso 10 giugno ha sequestrato e mandato alla distruzione oltre 650kg di prodotti ittici illegali e altri 170kg di vegetali. Il materiale arrivava dalla Cina, nascosto nei bagagli dei passeggeri, senza certificazioni e senza rispettare la catena del freddo.
A cura di Enrico Spaccini
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Oltre 650 chilogrammi di prodotti ittici e altri 170 chili di prodotti vegetali sono stati scoperti e sequestrati lo scorso martedì 10 giugno all'aeroporto di Milano Malpensa dagli ispettori del Primo Centro di controllo Area pesca della guardia costiera di Genova. Stando a quanto comunicato, si tratterebbe di prodotti che venivano trasportati senza le certificazioni sanitarie obbligatorie e in violazione delle norme igieniche della catena del freddo celati tra i bagagli di alcuni passeggeri. In tutto sono state eseguite 40 ispezioni approfondite che hanno portato alla compilazione di 17 verbali di distruzione. I presunti responsabili, ha fatto sapere la guardia costiera, sono stati perseguiti secondo le leggi nazionali e le normative europee in materia di pesca illegale e sicurezza alimentare.

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L'intervento è stato eseguito in collaborazione con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli e con la guardia di finanza dello scalo lombardo e ha riguardato i bagagli di alcuni passeggeri provenienti dai voli "extra Schengen", in particolare dalla Cina. Le 40 ispezioni hanno portato alla luce circa 650 chili di prodotti ittici e 170 chili di vegetali trasportati in modo illegale. Si parla di specie con potenziali effetti dannosi sull’ecosistema come i datteri cinesi, l'arca asiatica viva e vari gasteropodi marini, ma anche prodotti conservati in modo non conforme come il pesce bumalo e le meduse in salamoia e altri pesci, crostacei e molluschi senza l'adeguata documentazione.

I prodotti che vengono trasportati in condizioni igienico-sanitarie precarie e senza certificazione possono esporre a rischi il biota marino mediterraneo. Le specie aliene, infatti, possono alterare l’equilibrio degli ecosistemi marini, portando a squilibri trofici, competizione con le specie locali e potenziale introduzione di patogeni sconosciuti. La guardia costiera di Genova ha provveduto, quindi, a porre sotto sequestro il materiale ritenuto irregolare avviandolo direttamente alla distruzione.

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