“Scusa, è colpa della cocaina”: rapinatore scoppia a piangere durante il colpo
Prima la minaccia con il coltello, poi le lacrime. Il tutto nel bel mezzo di una rapina. È accaduto domenica mattina presto, intorno alle 7.30, dentro un bar tabacchi di via Giovanni Pierluigi da Palestrina (zona Andrea Doria/Loreto), a Milano. Un ventinovenne è passato davanti al locale e si è avvicinato al titolare, che in quel momento stava fumando una sigaretta davanti all'ingresso: facendosi avanti con un coltello, gli ha intimato di consegnarli cento euro.
Lo scontro e il pianto
Il titolare, un venticinquenne, ha opposto immediatamente resistenza. Così il rapinatore l'ha spintonato dentro il locale, e la colluttazione è proseguita all'interno. In tutta risposta, il barista ha impugnato uno sgabello e l'ha brandito in aria per rispondere alla violenza. L'epilogo sembrava ormai chiaro, quando all'improvviso è successo qualcosa che nessuno dei due forse si aspettava. L'aggressore è scoppiato a piangere a dirotto, nel bel mezzo della lotta.
La tentata fuga
"Scusa, scusa", ha balbettato tra le lacrime: "È colpa della cocaina". E proprio in questo momento hanno fatto irruzione i carabinieri. Il ragazzo ha tentato la fuga, ma le forze dell'ordine l'hanno subito raggiunto e arrestato con l'accusa di tentata rapina aggravata. Una volta in caserma, ha poi tentato più volte di ferirsi da solo, tanto che è stato accompagnato al pronto soccorso per essere medicato.
I precedenti
Non è l'unico caso che ha scosso la domenica mattina milanese. Sempre poco dopo l'alba, in zona Corvetto, tre giovani sono stati rapinati e picchiati: la ragazza del gruppo, che si era barricata dentro la macchina per proteggersi, è stata accerchiata e minacciata con una pietra.