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Salgono a tre in Lombardia i contagiati dal vaiolo delle scimmie: due nuovi casi in un giorno

In un giorno in Lombardia sono stati registrati altri due casi di positività al vaiolo delle scimmie. Entrambi i pazienti sono ora in isolamento presso il loro domicilio.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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Altri due lombardi risultati positivi al vaiolo delle scimmie nel giro di 24 ore. Lo ha annunciato con una nota Regione Lombardia precisando che "il primo paziente è stato diagnosticato positivo dal San Raffaele di Milano con il supporto dell'Asst Sacco, il secondo dall'ospedale di Verona". Nel secondo caso l'uomo si trovava a Verona per lavoro. Dall'assessorato del Welfare tengono a precisare anche che "i casi sono riconducibili a cluster internazionali. Entrambi i pazienti sono ora in isolamento presso il loro domicilio, sotto osservazione e in condizioni stabili non preoccupanti".

Ieri era risultato positivo un uomo di 30 anni

I due nuovi pazienti si aggiungono all'uomo di 30 anni risultato positivi nella giornata di ieri sera. Come confermato dall'ospedale Sacco di Milano, centro di riferimento per il virus insieme al Policlinico San Matteo di Pavia, il paziente è rientrato da un viaggio tra Germania e Canarie è stato trovato positivo al virus. Per questo motivo è stato ricoverato ed è scattato il tracciamento per risalire ai suoi contatti e tenerli monitorati. L'uomo è comunque in buone condizioni e senza febbre, così come anche i nuovi due casi.

Come si tramette il vaiolo delle scimmie

In una nota il ministero della Salute ha definito i rischi legati alla diffusione della malattia "molto bassi" e ha fornito una linea guida da seguire per il tracciamento dei contatti e la gestione dei casi. Secondo quanto reso noto dal ministero della Salute, il contagio avviene attraverso i droplet, il contatto con fluidi corporei o con il materiale delle lesioni. I sintomi sono febbre, mal di testa, dolori muscolari, mal di schiena e ingrossamento dei linfonodi. A distanza di 24 o 48 ore si notano le prime caratteristiche lesioni cutanee. Nella nota diffusa dal ministero si legge che la prevenzione dell'infezione si basa infatti sulle "adeguate misure per il controllo del virus". A medici e operatori di laboratorio che lavorano con il virus Monkeypox si raccomandano camici e guanti monouso, copriscarpe o stivali monouso, mascherine Ffp2 e visiere protettive.

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