Sala: “La terza ondata è arrivata, ma manca il rispetto delle regole. Più controlli per il weekend”
"La terza ondata pandemica è arrivata, spinta dalla variante inglese". Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, ha esordito in un video pubblicato sui suoi social network e rivolto ai cittadini milanesi, ai quali ha chiesto di rispettare le regole in vista dell'ultimo weekend in "zona gialla" prima del passaggio di tutta la Lombardia in fascia arancione. "Questa pandemia a momenti ci sorprende, ma sappiamo anche che esiste una chiara prevedibilità nei trend di contagio: era previsto l'arrivo di questa terza ondata ed è successo. Diciamo la verità – ha aggiunto Sala – alcuni nostri comportamenti l'hanno favorita. Ci sono immagini che tutti abbiamo in testa: i tifosi fuori da San Siro prima del derby, i Navigli pieni, che ormai sono diventati il set ideale per catturare immagini di gente assembrata, verbo che in passato non usavamo ed è diventato di pubblico utilizzo".
"La verità – ha poi proseguito il sindaco – è che il rispetto delle regole a volte manca davvero. Ieri sera ho fatto un giro per la città e ho visto troppi, troppi gruppi di persone a chiacchierare con la mascherina abbassata. Le mie parole possono piacere o meno, ma sono la verità". Sala ha poi spiegato che "i gruppi sono talmente tanti che diventano incontrollabili dalle forze dell'ordine", ma ha anche annunciato che i controlli anti assembramenti saranno rafforzati a partire da oggi: "Ne ho appena parlato con il questore, ho chiesto un intervento più deciso per questo weekend e così sarà".
Sala: Più ce ne approfittiamo e più paghiamo pegno
Il sindaco si è quindi appellato al senso civico e di responsabilità di tutti i milanesi: "Capisco che tutti siamo stanchi di stare in questa situazione: lo sono anch'io eccome. Ma c'è almeno una cosa che dovremmo aver imparato: più ce ne approfittiamo e più paghiamo pegno. Siamo in arancione da lunedì, ma avendo davanti un weekend di giallo e di bel tempo vi chiedo di tenere un comportamento corretto". "Fatelo per la nostra salute, per chi negli ospedali sta tornando a lavorare a ritmi che credevamo non necessari, per tutti quelli che spesso da volontari si mettono a disposizione di chi è più in difficoltà. E fatelo anche per tutti quelli – dai ristoratori al mondo della cultura – non possono lavorare. Vi prego – ha concluso il sindaco – comportatevi in modo adeguato al difficile momento".