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Rita Trevisan scomparsa dal 4 febbraio, i carabinieri sorvolano la campagna di Baranzate con i droni

I carabinieri hanno battuto campi e capannoni tra Baranzate e Ospiate anche con i droni, ma di Rita Trevisan non c’è traccia. L’86enne è scomparsa il 4 febbraio scorso, ma per gli investigatori non ha mai abbandonato la Lombardia.
A cura di Enrico Spaccini
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Rita Trevisan, 86 anni, è scomparsa da Baranzate il 4 febbraio 2024
Rita Trevisan, 86 anni, è scomparsa da Baranzate il 4 febbraio 2024

Sono passati ormai 19 giorni dalla scomparsa di Rita Trevisan. L'86enne residente Baranzate (nella Città Metropolitana di milano) era uscita di casa alle 15:20 di domenica 4 febbraio per andare a fare visita a una parente che vive a Ospiate di Bollate. È stata proprio la cugina ad aver parlato con lei per ultima, attraverso il citofono di casa, dopodiché di Trevisan nessuno ha avuto più notizie. Alcune segnalazioni sono arrivate da Venezia e da Bologna, ma secondo i carabinieri di Rho che stanno conducendo le indagini l'86enne non è mai uscita dalla Lombardia. Tuttavia, nemmeno i droni che sono stati fatti volare tra Ospiate e Baranzate hanno fornito qualche elemento utile alle ricerche.

La scomparsa di Trevisan dopo l'incontro con la cugina

Le indagini sono coordinate dalla pm Nicola Rossato, che ha aperto un fascicolo per ipotesi di allontanamento volontario. Dal 4 febbraio, infatti, non è stato trovato alcun indizio che possa far pensare il contrario, anche se i figli temono che Trevisan possa aver avuto un incidente.

Alcuni giorni fa i carabinieri, dietro autorizzazione della Procura, hanno diffuso un video dell'86enne che cammina in strada a Ospiate il pomeriggio della scomparsa. L'anziana, infatti, stava andando a trovare sua cugina in via Confalonieri. Come ha confermato lei stessa anche ai figli della scomparsa, le due donne si sono parlate ma solo attraverso il citofono. Da quel momento, nessuno ha avuto più sue notizie.

I cani da ricerca hanno fiutato tracce di Trevisan vicino a una fermata del bus a Ospiate. Un autista avrebbe dichiarato di averla lasciata davanti all'ospedale Sacco il giorno della scomparsa, ma secondo i carabinieri l'orario fornito dal conducente risulta poco compatibile e, inoltre, non è mai stata ripresa dalle telecamere della zona.

Le ipotesi degli investigatori

Trevisan vive sola da quando suo marito è deceduto. Percepisce una pensione da 1.100 euro e non avrebbe altro patrimonio economico rilevante. Ultimamente il deficit alla memoria breve di cui è affetta si era fatto sempre più impedente, così i figli avevano deciso di piazzare in casa sua una telecamera per assicurarsi che non avesse problemi.

Quando alle 15:20 di domenica 4 febbraio è uscita di casa, Trevisan aveva con sé il cellulare che, però, risulta spento proprio dal momento in cui ha varcato la soglia del portone. È probabile che l'abbia spento lei stessa inavvertitamente. Una delle ipotesi è che l'86enne possa aver avuto un incidente mentre da Ospiate tornava a Baranzate, per questo motivo i carabinieri e i vigili del fuoco hanno sorvolato quelle zone, fatte di campi, aree dismesse e capannoni, con i droni, senza però trovare niente.

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