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Rischio sciopero taxi a Milano, Cgil: “I tassisti sono esasperati, il DDL Concorrenza è pericoloso”

Marco Marani, sindacalista della Cgil, spiega a Fanpage.it i motivi della protesta e dello sciopero del 5 luglio prossimo dei tassisti di Milano e delle altre città italiane.
A cura di Filippo M. Capra
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Intervista a Marco Marani, sindacalista della Unica Taxi Cgil, che spiega a Fanpage.it come sono nate le proteste spontanee dei tassisti a Napoli e Milano. A seguito di varie richieste inoltrate alla politica per la possibilità di confronto sul DDL Concorrenza, e in particolare l'articolo 10, il Governo Draghi ha promesso di aprire un canale di comunicazione nel giro di 24 ore. Sono passati tre giorni e i tassisti di tutta Italia hanno perso la pazienza.

Cosa sta succedendo oggi a Milano?

Succede che il sindacato sta cercando di trovare una soluzione con il Governo Draghi dopo un presidio davanti a Palazzo Chigi ma nonostante le rassicurazioni, l'interlocuzione non ha sortito gli effetti giusti. Domani probabilmente faremo un presidio davanti alla Prefettura di Milano. È da qualche mese che si parla di DDL Concorrenza ma da parte del ministro non c'è mai stata la disponibilità di dialogare per capire le conseguenze che potrebbe portare la votazione del disegno di legge.

La protesta va avanti?

Il 27 giugno faremo un presidio a Roma al quale i colleghi fuori turno possono partecipare per farsi sentire. In caso non si trovasse una soluzione, ragioniamo sullo sciopero nazionale per il 5 luglio. Poi purtroppo qualcuno non ha rispettato questi accordi. Il Governo ha detto che ci avrebbe fatto sapere entro 24 ore e sono passati tre giorni.

Il messaggio comparso oggi sull'app WeTaxi
Il messaggio comparso oggi sull'app WeTaxi

Chi non ha rispettato gli accordi?

Succede che quando il sindacato fa delle richieste alla politica e questa non risponde, i lavoratori decidono di rappresentarsi da soli e adottano quindi iniziative proprie come le proteste che si stanno verificando oggi e in questi giorni. I colleghi sono esasperati perché vogliono delle risposte che continuano a non arrivare. Purtroppo è anche una sconfitta nostra in quanto sindacato perché di fatto da parte della politica non c'è una volontà di aprire un dialogo con le parti sociali.

Il blocco del servizio proseguirà fino al 27 giugno o addirittura il 5 luglio?

Il blocco è una sconfitta per tutti. Ci va di mezzo la nostra utenza che ci fa mangiare e verso cui abbiamo l'obbligo di servire. Ora dobbiamo fare in modo che il lavoratore abbia risposte certe. Sono tutti padri e madri di famiglia, lavoratori e lavoratrici seri che hanno diritto ad avere una risposta. Se nemmeno il Prefetto domani dovesse darcene, come facciamo ad andare da loro a riferire nuovamente dell'assenza di volontà di dialogo?

Quali sono i problemi principali del DDL Concorrenza?

Che non sappiamo quali possano essere le conseguenze che potrebbe portare. È un DDL generico, tra l'altro nemmeno votato dalle Camere del Parlamento. Qui il Governo dice "Dammi una delega in bianco che poi ci penso io". Quindi non ci sarà nemmeno una discussione politica di questa liberalizzazione. È una sconfitta per tutti, è veramente triste come situazione.

In passato era andata meglio?

Con Bersani e Monti c'è stato modo di intervenire, di discutere, di trovare una quadra partecipando. Qui è tutta una cosa generica. Noi facciamo parte di un bacino triprovinciale, ci sono 46 Comuni che ne fanno parte e c'è un interscambio di servizio sia dentro i territori che negli aeroporti. Ciò significa un'unica tariffa e un unico regolamento. Siamo sotto Regione Lombardia che recepisce le esigenze dei singoli Comuni per licenze, tariffari e così via. Con DDL Concorrenza si vorrebbe dare in mano tutto ad un'authority che comandi tutto da Roma. Che concezione c'è da Roma per le città d'Italia? Siano esse Milano, Firenze, Torino, Genova, Napoli. È pericoloso.

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