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Rimane folgorato da 15mila volt mentre raccoglie le ciliegie: il 30enne Alessio Gardin è morto in ospedale

Alessio Gardin è deceduto nella giornata di oggi, 28 maggio, all’ospedale Civile di Brescia. Lo scorso 25 maggio il 30enne era rimasto folgorato da una scarica da 15mila volt mentre raccoglieva le ciliegie da un albero. Andato in arresto cardiaco, le sue condizioni non sarebbero mai migliorate.
A cura di Enrico Spaccini
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Alessio Gardin (foto da Facebook)
Alessio Gardin (foto da Facebook)

È deceduto in ospedale, il 30enne di Darfo Boario Terme (in provincia di Brescia) che lo scorso 25 maggio era stato folgorato dai cavi della media tensione mentre raccoglieva le ciliegie da un albero in un terreno di sua proprietà. Il giovane era stato rianimato sul posto e trasportato con la massima urgenza all'ospedale Civile bresciano, ma le sue condizioni, già critiche, non sarebbero mai migliorate. Nella mattinata di oggi, mercoledì 28 maggio, i medici hanno decretato la morte cerebrale di Gardin, hanno provveduto con il prelievo degli organi per la successiva donazione e nel pomeriggio lo hanno dichiarato ufficialmente deceduto.

L'incidente era avvenuto nel primo pomeriggio di domenica 25 maggio in un terreno privato a Bessimo Superiore, frazione del comune della Val Camonica. Stando a quanto ricostruito, Gardin stava raccogliendo ciliegie da un albero e per raggiungere i rami più alti si stava servendo di una piattaforma mobile, montata su un piccolo camion che la ditta per cui lavorava gli aveva prestato.

Ad un certo punto, mentre spostava la piattaforma intorno alla pianta, il cestello sul quale il 30enne si trovava si sarebbe avvicinato troppo ai cavi della linea elettrica di media tensione. Il giovane è stato colpito da una scarica da 15mila volt, che gli ha fatto perdere i sensi.

A chiamare i soccorsi sono stati i parenti di Gardin. I sanitari lo hanno trovato in arresto cardiaco, lo hanno rianimato e lo hanno trasportato con la massima urgenza in elisoccorso all'ospedale Civile di Brescia. Il 30enne è rimasto ricoverato nel Reparto di Rianimazione per più di due giorni, senza mai dare segni di miglioramento. Nella mattinata del 28 maggio i medici hanno dichiarato la morte cerebrale del giovane e, dopo l'espianto degli organi, il decesso.

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