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Simba La Rue e Baby Touche, le news sulla faida

Resta in carcere Bibi Santi, che ha incastrato il fidanzato Simba La Rue: “È pericolosa”

Secondo il gip, il pericolo di reiterazione del reato resta “immutato” ed “elevato”: di conseguenza, il carcere resta “l’unica misura idonea” ad arginare la pericolosità di Barbara Boscali.
A cura di Francesca Del Boca
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Barbara Boscali (in arte Bibi Santi)
Barbara Boscali (in arte Bibi Santi)
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Potrebbe tornare a commettere reati. Con questa motivazione il gip Lucia Graziosi ha deciso di respingere la richiesta di domiciliari per Barbara Boscali, in arte Bibi Santi.

La 31enne bergamasca si trova in carcere dal 7 ottobre per il tentato omicidio del trapper (nonché fidanzato) Mohamed Lamine Said alias Simba La Rue, avvenuto a Treviolo (Bergamo) il 16 giugno. Secondo il gip, il pericolo di reiterazione del reato resta "immutato" ed "elevato". E di conseguenza la reclusione rimane "l’unica misura idonea" ad arginarne la pericolosità.

Il trapper Simba La Rue
Il trapper Simba La Rue

Il tentato omicidio di Simba La Rue

La ragazza, attrice hard attivissima su OnlyFans, è ritenuta la mandante dell'accoltellamento di Simba La Rue, avvenuto sotto casa sua nel paesino della Bergamasca. Sarebbe stata lei insomma a incastrare il fidanzato, mettendosi in contatto con la gang rivale capeggiata dal rapper Baby Touché e organizzando la trappola.

Tutto, infatti, inizia con una chat su Instagram. "Ho quello che ti serve", scrive mesi fa a Samir Benskir, il pugile amico di Touché detto Baby Samir.

L'imboscata dei rivali sotto casa della fidanzata

E così consegna il fidanzato nelle mani dei nemici, che all'alba del 16 giugno gli tendono un violento agguato, guarda caso, mentre si trova in compagnia di Barbara. A metterli sulla giusta strada è proprio lei, che nel momento dell'aggressione si finge sorpresa. Anche se poi, durante la confessione a Simba, dirà: "Non doveva andare così. Doveva solo umiliarti".

E invece sono state dieci coltellate. Profondi fendenti a volto, torace, collo, bacino e coscia, a tal punto da fargli rischiare di perdere l'uso delle gambe. "Aveva paura dei tuoi amici, e da solo sarebbe riuscito a parlarti e al massimo tirarti qualche schiaffo". Insomma, non erano previsti i coltelli. 

La vendetta per i maltrattamenti

"Volevo solo che anche Simba venisse umiliato un po’ visto che mi continuava ad umiliare, ma non avrei mai pensato che lo avrebbero accoltellato. A Samir avevo detto: Vediamo se con gli uomini fa il figo come fa con me", disse poi Bibi Santi in caserma, spiegando la decisione di coalizzarsi con "i padovani" di Baby Touché. 

Del resto, nei mesi precedenti all'imboscata di Treviolo, già aveva postato sui social foto e video in cui si mostrava con il volto coperto di lividi. "I grandi uomini", aveva scritto in commento. Intorno emoticon in lacrime, il simbolino dell’ospedale. "Giocate a fare i gangster tra di voi, le donne lasciatele fuori".

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