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Rapinano una gioielleria e un laboratorio orafo travestiti da agenti della polizia: 8 arrestati a Milano

Otto persone sono state arrestate nella giornata di ieri, mercoledì 15 ottobre, per due rapine avvenute il 23 febbraio e il 21 marzo 2024 ai danni di un laboratorio orafo e di una gioielleria. Il bottino ha un valore di circa 145mila euro.
A cura di Vittoria Brighenti
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Erano riusciti a rapinare un laboratorio orafo e una gioielleria fingendosi agenzi di polizia. Per questi episodi, la polizia di Stato ha arrestato ieri mattina, mercoledì 15 ottobre, otto persone alle quali vengono contestati a vario titolo i reati di rapina aggravata, sequestro di persona aggravato, porto in luogo pubblico di armi, possesso di segni distintivi in uso ai corpi di polizia e ricettazione. Gli arresti sono il risultato di un'indagine svolta dalla squadra mobile della Questura di Milano che ha portato all'identificazione degli autori delle rapine a mano armata commesse il 23 febbraio e il 21 marzo 2024 a Milano.

La prima rapina

Nel primo episodio, ai danni di un laboratorio orafo in via Lodovico il Moro, tre uomini a volto coperto che indossavano divise e segni distintivi della polizia locale hanno simulato l'arresto di un complice, mentre un quinto era rimasto all'esterno per fare il palo. Una volta entrati, avrebbero minacciato il titolare e la dipendente con una pistola, legandoli con fascette da elettricista. Avevano poi preso il cellulare del titolare, gioielli grezzi e oro lavorato per un valore commerciale di circa 100mila euro. Dopo aver chiuso a chiave le vittime nei locali del laboratorio, i rapinatori erano fuggiti.

La seconda rapina

Anche nella seconda rapina, avvenuta il 21 marzo, le modalità sarebbero state pressoché identiche alla precedente. Alla gioielleria di Bollate, il bottino in contante e gioielli era di circa 45mila euro. Anche in questo caso i rapinatori avrebbero chiuso a chiave nel bagno della gioielleria le due vittime e si erano allontanati.

Di particolare rilevanza per le indagini sarebbero state le immagini delle telecamere di sorveglianza nei due pressi delle rapine, proseguendo con l'acquisizione di tabulati telefonici, intercettazioni telefoniche e servizi di osservazione.

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