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Ragazza segregata in casa dai genitori per obbligarla a tornare in Tunisia: la salva un’amica

Una ragazza di 20 anni è stata segregata in casa dai suoi genitori perché si era opposta al ritorno in Tunisia. A salvarla è stata un’amica che ha chiamato la polizia. Una volta in casa gli agenti hanno parlato con la 20enne che ha confermato tutto: padre e madre avevano tolto alla figlia anche il passaporto e il permesso di soggiorno. I genitori erano stati già denunciati per maltrattamento nei confronti della figlia più piccola, già allontanata in una struttura protetta.
A cura di Giorgia Venturini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Le avevano sequestrato il passaporto e il permesso di soggiorno così da segregarla in casa fino alla sua partenza per la Tunisia. Vittima della sua famiglia è una ragazza di 20 anni, salvata grazie all'allarme lanciato da un'amica agli agenti della Questura di Mantova. Stando a una prima ricostruzione di quanto accaduto, la giovane era costretta in casa senza nessun documento perché si era opposta a un ritorno in Tunisia. La 20enne sarebbe però riuscita a contattare l'amica che ha lanciato l'allarme chiamando il numero di emergenza. Subito è scattata l'operazione di soccorso: in poco tempo i poliziotti hanno raggiunto la casa. I genitori una volta che si sono trovati davanti gli agenti sono parsi stupiti del controllo. Così i poliziotti hanno deciso di parlare da soli con la giovane che nel frattempo era corsa sul balcone spaventata. Solo allora la 20enne ha confessato ai poliziotti le sue paure.

Padre e madre avevano già precedenti per maltrattamento

Gli agenti hanno così deciso di portare la 20enne in Questura per parlare con lei con più calma sempre senza la presenza dei genitori. Qui la ragazza ha potuto spiegare meglio quello che stava accadendo: ha riferito di avere continui litigi con il padre perché si era opposta a un ritorno in Tunisia. A questo punto l'uomo ha respinto ogni accuse: secondo lui non c'è stata nessuna violazione della libertà personale ammettendo però i continui litigi. La famiglia ha confermato inoltre l'intenzione di un ritorno nel loro paese d'origine. Alla fine, dopo l'intervento degli agenti, alla ragazza sono stati restituiti passaporto e permesso di soggiorno, trattenuti come aveva detto la giovane dai genitori. A preoccupare le forze dell'ordine ci sono le ulteriori indagini fatte sulla famiglia: gli accertamenti hanno svelato precedenti penali del padre e della madre per maltrattamenti in famiglia nei confronti della figlia più piccola. La minorenne allora era stata allontanata dai genitori e trasferita in una struttura protetta. Così per loro è scattata ora anche la denuncia di sequestro dei documenti della figlia maggiore.

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