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Ragazza di 33 anni muore al nono mese di gravidanza per un malore: la Procura apre un’indagine

Il magistrato di turno presso la procura di Como ha deciso di aprire un’indagine sulla morte di una ragazza di 33 anni al nono mese di gravidanza: al momento non si ipotizzano reati, ma la causa del decesso non è chiara e il pm vuole appurarla con certezza.
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Immagine di repertorio
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La Procura della Repubblica di Como ha deciso di aprire un'indagine d'ufficio, ovvero senza denuncia di parte, sulla morte di una ragazza di 33 anni, che stava per diventare madre. La giovane donna era infatti al nono mese di gravidanza quando ha avvertito un forte malore e, nonostante le tempestività dei soccorsi, è poi deceduta. Sul posto sono arrivati i carabinieri e poi il magistrato di turno, che ha deciso di volerci vedere più chiaro sulla vicenda.

Muore a 33 anni al nono mese di gravidanza

Nella mattinata di ieri, sabato 17 febbraio, una ragazza di origine pakistane e residente a Mariano Comense, in provincia di Como, ha avvertito un primo malore, a cui però non ha dato troppa importanza. Nonostante fosse al nono mese di gravidanza, non ha infatti ritenuti necessario allentare il ginecologo o rivolgersi al pronto soccorso.

Intorno alle ore 15, però, il marito ha sentito un forte tonfo provenire dalla stanza accanto, dove c'era la moglie. È corso a vedere cosa fosse successo e l'ha trovata sdraiata sul pavimento, priva di sensi. L'uomo ha immediatamente chiamato il 118 e dall'agenzia regionale di emergenza e urgenza hanno inviato un'ambulanza e un'automedica nel minor tempo possibile.

I soccorritori hanno provato a rianimarla, ma subito si sono resi conto che già non c'era più nulla da fare. Hanno quindi provato a valutare l'ipotesi di un trasferimento in ospedale per indurle il parto e provare almeno a salvare il bambino, ma poi si sono accorti che anche lui non dava già più segni di vita.

La Procura apre un'indagine d'ufficio

Sul posto è arrivata anche una pattuglia della Tenenza dei Carabinieri di Mariano Comense, che ha deciso di informare il sostituto procuratore di turno. Benché si escluda qualsiasi gesto violento, la causa del decesso risulta infatti ancora sconosciuta: i sanitari ipotizzano una gestosi di cui la donna non ha colto i sintomi.

Per questo il magistrato ha deciso, d'ufficio, di aprire comunque un fascicolo al fine di individuare le cause del decesso. Tuttavia non è detto neanche che venga disposta l'autopsia sul corpo, se non sarà ritenuto indispensabile per chiarire le circostanze in cui è morta una ragazza di 33 anni incinta.

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