Processo ultrà, chiesti 4 anni e 10 mesi di reclusione per l’ex bodyguard di Fedez Christian Rosiello

Il pm di Milano Paolo Storari ha chiesto 6 anni e 10 mesi per Francesco Lucci, fratello dell'ex capo ultrà del Milan Luca, e 4 anni e 10 mesi per Christian Rosiello, ex bodyguard di Fedez, e Riccardo Bonissi. I tre, difesi dall'avvocato Jacopo Cappetta, sono imputati con rito abbreviato nel processo che scaturisce da uno dei filoni della maxi inchiesta della Procura milanese sulle curve di San Siro, che nel settembre del 2024 ha portato agli arresti di 19 capi ultrà tra Milan e Inter e azzerato così i vertici delle tifoserie organizzate del Meazza. Sono accusati di associazione a delinquere, estorsioni e pestaggi.

Rosiello, come avevano scritto i giudici del Riesame confermando l'ordinanza di custodia cautelare in carcere, sarebbe stato scelto direttamente dal capo ultras del Milan Luca Lucci (anche lui in carcere) per occuparsi della sicurezza di Fedez: una mossa per assicurarsi che "il capitale del sodalizio venisse utilizzato, di volta in volta, a seconda di richieste anche non direttamente collegate con le vicende dello stadio". L'ultrà rossonero, che per gli inquirenti sarebbe stato "pienamente consapevole" del contesto in cui era inserito, tanto da farne parte attivamente e da ricevere sostegno dai leader del gruppo, si trova indagato anche per il pestaggio ai danni di Cristiano Iovino, avvenuto nella notte del 22 aprile scorso dopo che il personal trainer romano e Fedez avrebbero avuto un'accesa discussione nel privè del The Club, discoteca in zona Moscova a Milano.