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Evasione dal carcere Beccaria di Milano

Preso un altro degli evasi dal carcere Beccaria a Milano: tre ragazzi ancora in fuga

È stato catturato anche il giovane di 17 anni che faceva parte del gruppo di evasi fuggiti a Natale dal carcere minorile milanese Cesare Beccaria: i Carabinieri lo hanno fermato a Sesto San Giovanni.
A cura di Francesca Del Boca
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La sua fuga è finita dopo qualche manciata di ore, fermata dai Carabinieri a Sesto San Giovanni. È stato catturato anche il ragazzo di 17 anni che faceva parte del gruppo di evasi fuggiti a Natale dal carcere minorile milanese Cesare Beccaria. Il numero, dunque, si riduce: da sette, i detenuti in fuga sono ancora tre.

I quattro giovani evasi dal Beccaria già catturati: si erano nascosti dalle famiglie

Quattro invece i giovani evasi già catturati. Ragazzi con diversi precedenti criminali, e famiglie disagiate. Dalle quali però fanno ritorno subito dopo la fuga, come un porto sicuro. Il primo, Bryan, riportato dietro le sbarre la notte stessa della fuga dalle sbarre, appena saltato giù dal muro di cinta del carcere ha bussato alla porta della suocera. Ma i poliziotti erano proprio lì ad aspettarlo, e lo hanno catturato ("Mi sono lasciato trascinare in questo casino, ho sbagliato a seguirli", ha detto in quel momento il 18enne agli agenti). Stessa sorte per un 17enne del Comasco, convinto dalla sorella a consegnarsi spontaneamente alle forze dell'ordine. Il terzo invece, un coetaneo condannato per rapina e lesioni, si era nascosto dalla zia. Insieme al quarto ragazzo, il 17enne di origine marocchina catturato oggi a Sesto San Giovanni, verranno smistati in diverse carceri sparse per tutta Italia.

La dinamica della fuga dal Beccaria

"Ci porta un pallone?". Una semplice richiesta all'agente di turno: una palla per giocare in cortile. È il giorno di Natale, durante l'ora d'aria delle 16. L'uomo si allontana un attimo, e quando torna scopre che mancano sette detenuti. La dinamica della fuga è presto ricostruita, grazie alle telecamere di sorveglianza del carcere: i sette fuggitivi prima abbattono con un calcio un pannello che copre le impalcature del cantiere, poi salgono in cima e, come da copione, legano un lenzuolo per calarsi fuori dalle mura. Solo uno riesce a fuggire cosi, prima che il lenzuolo si spezzi; gli altri scappano grazie a una sorta di scala umana. Una fuga brevissima, per alcuni di loro.

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