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Preside sbeffeggia sui social gli studenti dislessici: “Molte diagnosi a maggio, sarà il cambio di stagione”

Gli studenti del liceo Majorana di Rho hanno protestato in seguito al post pubblicato dalla preside Elisa Iacazio considerato offensivo contro alunni con difficoltà di linguaggio e apprendimento.
A cura di Enrico Spaccini
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Elisa Iacazio, preside del liceo Ettore Majorana di Rho
Elisa Iacazio, preside del liceo Ettore Majorana di Rho

La preside del liceo Ettore Majorana di Rho, nella Città Metropolitana di Milano, ha pubblicato sul suo profilo Facebook personale un post considerato denigratorio dai suoi allievi nei confronti dei loro compagni con dislessia, discalculia e altri tipi di difficoltà di linguaggio e di apprendimento. Per questo motivo molti studenti questa mattina hanno interrotto le lezioni e sono scesi nel cortile dell'istituto per protestare.

Il post pubblicato su Facebook

Il post incriminato è stato fatto circolare all'interno dell'istituto stampato su volantini distribuiti anche a coloro che non avevano letto quelle affermazioni. Questo è il testo: "I mesi di aprile e maggio sono PE RI CO LO SIS SI MI decine e decine di studenti diventano, all'improvviso, dislessici, discalculici, disgrafici… ma poveri… Sarà il cambio di stagione".

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Inoltre, queste frasi sono state commentate anche da un altro professore che ha affermato: "Davvero, poveri. Forse è meglio ricoverarli in qualche centro specializzato". Il post è stato poi cancellato.

La versione della dirigente e le scuse

Nonostante non sia più possibile leggere sul profilo social della dirigente il post in questione, questo è stato fatto circolare tra alunni e genitori anche attraverso screenshot. Mentre gli studenti erano in cortile per protestare, la dottoressa Iacazio ha cercato di spiegare cosa volesse intendere.

"Ho pubblicato un post che voleva essere ironico in seguito a una conversazione privata con una mia ex collega", ha iniziato la dirigente, "chiacchieravamo dicendo che i mesi di aprile e maggio sono pericolosissimi perché durante questi mesi arrivano un sacco di diagnosi di ragazzi dislessici, discalculici eccetera. Non era mia intenzione essere scortese, maleducata o tanto più accusare nessuno di niente".

Ironia, quindi, niente di più. Tuttavia, per chi non ha partecipato a quella conversazione privata quelle parole erano piuttosto fraintendibili. Per questo motivo, Iacazio ha aggiunto: "Se qualcuno si è sentito offeso, mi scuso pubblicamente. Faccio questo lavoro da diversi anni. Non sarei stata così sciocca da postare delle cose sgradevoli".

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