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Precipita per 15 metri durante una ferrata sulla Presolana insieme a un amico: morto Gianluigi Federici

Gianluigi Federici è morto nella mattinata del 30 giugno dopo essere precipitato per 15 metri durante una ferrata sulla Presolana di Castione (Bergamo). Il 67enne era insieme a un amico, rimasto ferito.
A cura di Enrico Spaccini
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Gianluigi Federici (foto da Facebook)
Gianluigi Federici (foto da Facebook)

È precipitato per 15 metri mentre era in ferrata Gianluigi Federici, il 67enne di Bergamo recuperato senza vita ieri mattina, lunedì 30 giugno, sulla Presolana di Castione. Ferito l'amico 66enne che era con lui, il quale avrebbe parlato di un anello al quale erano attaccati che avrebbe ceduto facendoli precipitare tra le rocce. Per Federici la Procura ha già dato il nulla osta per la sepoltura, mentre l'amico è stato trasportato in codice giallo all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

L'incidente si è verificato poco dopo le 10 del 30 giugno sulla cresta della ‘Regina delle Orobie', il tratto che collega la vetta della Presolana di Castione a quella della Presolana Occidentale, a circa 2.400 metri di quota. Federici e l'amico stavano affrontando la ferrata quando, per cause che dovranno essere accertate, l'anello al quale erano legati avrebbe ceduto facendoli cadere per 15 metri. I due sono precipitati sulle rocce in una zona impervia.

La centrale operativa dell'Agenzia regionale emergenza urgenza ha inviato l'elisoccorso, decollato da Bergamo, che ha trasportato i tecnici del Soccorso alpino della Stazione di Clusone fino al canale lungo la Via Normale di accesso alla Presolana di Castione. Una volta raggiunto Federici, il medico ha dovuto constatare il suo decesso e valutare le condizioni dell'altro alpinista. Il 66enne di Roncello (in provincia di Monza e della Brianza) è stato poi trasportato al pronto soccorso di Bergamo.

Di quanto accaduto sono stati allertati i carabinieri della Compagnia di Clusone e il magistrato di turno in Procura, che ha dato il nulla osta alla sepoltura di Federici. Andato in pensione dopo anni di lavoro come bancario, il 67enne era un alpinista esperto e da qualche tempo era diventato anche socio del Cai di Ponte San Pietro. Solo qualche giorno fa aveva affrontato un'altra escursione sulla Presolana.

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