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Elezioni regionali Lombardia 2023

Pietro Bussolati, candidato Pd: “Diamo gli alloggi sfitti ai lavoratori in cambio della ristrutturazione”

“C’è un enorme tema sull’abitare, le persone faticano a vivere a Milano. Perché non affidare a lavoratori a basso reddito la ristrutturazione degli alloggi popolari sfitti?”. L’intervista di Fanpage.it al candidato del Partito Democratico a Milano Pietro Bussolati. “Batterò Giulio Gallera”
A cura di Francesca Del Boca
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"Alle scorse elezioni regionali in Lombardia il consigliere più votato è stato Giulio Gallera, e sappiamo tutti com'è andata a finire. Oggi è questa la mia sfida: superarlo". Pietro Bussolati, consigliere dem uscente, è candidato a Milano negli elenchi del Partito Democratico in sostegno all'aspirante presidente di centrosinistra Pierfrancesco Majorino.

Quali sono le priorità di Regione Lombardia, i temi da mettere al primo posto dell'agenda politica?

La Sanità, in assoluto. La priorità è sicuramente abbattere le liste d'attesa impazzite, il ricatto sanitario paghi o aspetti, l'assenza di medici di base sul territorio. Cosa si deve fare? Impostare l'organizzazione e il finanziamento della Sanità, facendo sì che anche il privato accreditato fornisca ciò che serve ai lombardi, e non al bilancio. Intervenire infine sull'appropriatezza clinica delle prestazioni richieste, sull'educazione dei pazienti e su una gestione dei cronici, che sono un terzo, che metta al centro il medico di medicina generale.

La mancanza dei medici di base, del resto, ormai è una vera e propria emergenza. Come si è arrivati a questo punto, e cosa si può fare in merito?

Il numero dei medici dipende anche dal nazionale: ultimamente i colli di bottiglia si stanno sbloccando. Ma Regione Lombardia è comunque la penultima in Italia per numero di medici di base in base alla popolazione e non ha un piano per incentivarne la presenza sul territorio, per distribuirli in maniera corretta dando priorità alle persone più fragili.

Oltre alla Sanità, quale altro punto dovrebbe essere di prioritario interesse per la Regione?

I dati lombardi sulla denatalità sono allarmanti, e le istituzioni sono completamente assenti nel dare una risposta alle esigenze delle giovani coppie. Anche a livello regionale si possono fare tante cose, oltre alle pressioni sul governo nazionale per il congedo parentale tra uomini e donne, che oggi determina disparità sul posto di lavoro: io, dal canto mio, ho reso gratuito un test prenatale non invasivo che evita, nella maggior parte dei casi, ulteriori esami più invasivi.

Fondamentale sarà impegnarsi sul tema dell'ostetricia a domicilio, servizio che nei Paesi europei funziona e che da noi è completamente assente. Una figura per affiancare le coppie in un momento delicato come quello della gravidanza e della genitorialità.

Soprattutto nel capoluogo oggi si discute tanto sulla questione della casa, in rapporto al costo elevato della vita.

C'è un enorme tema sull'abitare. I lavoratori faticano a vivere a Milano e la Regione non ha aiutato il Comune, che ha varato dei provvedimenti sull'edilizia convenzionata, in questo senso: occorre che faccia di più, che metta più risorse a disposizione. Senza contare il numero di case popolari sfitte. Sono nate per dare un'abitazione ai lavoratori ma oggi questa categoria, anche se a basso reddito, non riesce neppure a entrare nelle graduatorie per l'edilizia popolare.

La nostra proposta quindi è quella di affidare a lavoratori a basso reddito la ristrutturazione di alcuni degli alloggi sfitti, scontando così il prezzo d'affitto negli anni e creando mix abitativo all'interno delle case popolari. Così si risponde al bisogno reale di chi è costretto ad affrontare un costo della vita più alto.

Sul versante trasporti, invece?

È necessario ribaltare completamente la governance Trenord, che negli ultimi anni è notevolmente peggiorata: ha dimostrato di non funzionare. Vorremmo costruire un soggetto capace di fare investimenti per treni puliti e sicuri. Milano è l'unica capitale europea che ha un trasporto pubblico cittadino efficiente e, allo stesso tempo, un sistema ferroviario extra urbano disastroso. Questo limita la diffusione dello sviluppo che Milano crea nelle province circostanti.

Da dove può ripartire il Partito Democratico, per recuperare la flessione dei consensi che sta registrando negli ultimi tempi?

Da questa campagna elettorale, credo. Il Pd ha bisogno di mettere al centro un'agenda di cambiamento come quella che stiamo rappresentando qui.

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