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Picchia la madre dopo una lite, lei chiama i carabinieri e fa arrestare il figlio

Ha chiamato i Carabinieri per denunciare il figlio di 45 anni che l’aveva colpita al volto e minacciata durante un’accesa lite familiare. L’uomo ha aggredito anche i militari e per lui sono scattate le manette.
A cura di Fabio Pellaco
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Immagine di repertorio
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Ha colpito la madre al volto al culmine di una lite, poi ha aggredito e minacciato i Carabinieri giunti sul posto per difendere la donna. Un uomo di 45 anni è stato arrestato nel Comasco per resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale. Inoltre, è stato anche denunciato per le lesioni procurate alla donna nonché per le minacce tra le mura domestiche.

La lite scoppiata in casa e culminata con uno schiaffo alla madre

Il fatto è avvenuto a Mariano Comense, comune della provincia di Como. Madre e figlio si trovavano all'interno della loro abitazione quando, per cause da accertare, è scoppiata una violenta lite tra i due. Al culmine del diverbio, il figlio ha colpito al volto la madre.

La donna ha chiesto l'intervento dei Carabinieri che sono intervenuti sul posto per verificare la situazione. Alla vista dei militari il 45enne si è ulteriormente agitato, opponendo resistenza e minacciando pesantemente arrivati in soccorso della madre.

Il 45enne è stato arrestato e dovrà rispondere anche delle lesioni procurate alla madre

Dagli accertamenti effettuati dai militari dell'Arma è emerso che il 45enne era disoccupato e già noto alle forze dell'ordine per altri reati per i quali aveva era già stato condannato con sentenze passate in giudicato.

L'uomo è stato arrestato con l'accusa di resistenza, violenza e minacce a pubblico ufficiale. Inoltre è stato denunciato a piede libero per lesioni e minacce nei confronti della madre. Per questi due ultimi reati sarà giudicato in separata sede.

L'intervento dei Carabinieri ha avuto luogo nei giorni scorsi nel corso di una serie di controlli rafforzati effettuati dai militari dell'Arma della Compagnia di Cantù sul territorio provinciale. Ad essere impiegati nelle operazioni è stato il personale del Nucleo operativo radiomobile.

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