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Picchia la figlia di 3 anni tanto da incrinarle le costole: madre condannata a oltre un anno di carcere

Il Tribunale di Sondrio ha condannato a più di un anno di reclusione per maltrattamenti una donna di 23 anni: aveva picchiato la figlia di tre anni tanto da provocarle lesioni in più parti del corpo.
A cura di Giorgia Venturini
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Una donna di 23 anni è stata condannata a un anno e cinque mesi di reclusione per maltrattamenti nei confronti della figlia di soli tre anni. Come avevano svelato le indagini delle forze dell'ordine la 23enne, originaria del Brasile ma all'epoca dei fatti residente a Valchiavenna, aveva provocato una serie di lesioni in diverse parti del corpo alla piccola tanto da provocarle anche l'inclinazione di una costola. Ora per lei è arrivata la condanna da parte del Tribunale di Sondrio.

Ad accorgersi dei maltrattamenti sono stati i medici

Come riporta il quotidiano "Il Giorno", a lanciare l'allarme al pubblico ministero Elvira Antonelli sono stati i medici che si sono accorti delle lesioni durante il ricovero della bambina in ospedale. Dopo gli accertamenti del caso il Tribunale dei minorenni di Milano ha deciso di sottrarre subito la minore alla madre. A difendere la donna in tribunale è l'avvocato Giulio Speciale: "Valuteremo le motivazioni della sentenza per poi presentare ricorso in appello a Milano". E poi ha aggiunto: "Con la collega del Collegio difensivo avevo chiesto una perizia per accertare la non imputabilità dell'assistita, ma i giudici hanno respinto la richiesta". L'imputata ora è ritornata in Brasile: "La giovane mamma si è trovata ad affrontare una situazione più grande di lei, provenendo dall'altra parte del mondo e senza mai essere riuscita a integrarsi nel tessuto sociale ed economico della Valchiavenna".

Disabile maltrattato dal suo medico

Vittima di maltrattamenti è stato anche il paziente di un medico e della famiglia di quest'ultimo: marito, moglie e figlia sono stati condannati proprio per le atrocità che avrebbero fato subito all'uomo. Questi, una persona affetta da gravi problemi psichici, era stato trovato nel 2017 in condizioni igieniche-sanitarie terribili: i maltrattamenti risalgano quindi al periodo che va dal 2011 al 2016. Proprio nel 2017 alcuni inquilini del palazzo in cui viveva l'uomo, avuto sentore di quello che stava accadendo al 50enne, avevano allertato i carabinieri: i militari avevano trovato il disabile tra sporcizia e armadietti della dispensa del cibo chiusi a chiave. Dalle indagini è poi emerso che il medico aveva utilizzato i soldi dell'uomo e avrebbe inserito la moglie come amministratrice di sostegno. Lo avrebbe poi maltrattato – sia verbalmente che fisicamente – costringendolo addirittura a lavorare nel B&b della coppia. Ora per tutta la famiglia del medico è arrivata la condanna.

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