44 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Perché la Prefettura ha ordinato la chiusura del bar del cugino di Matteo Messina Denaro ad Abbiategrasso

Il bar Las Vegas ad Abbiategrasso è stato chiuso con un provvedimento del prefetto di Milano Claudio Sgaraglia: c’è il rischio di condizionamenti della mafia sull’impresa commerciale.
A cura di Giorgia Venturini
44 CONDIVISIONI
Paolo Errante Parrino, cugino di Matteo Messina Denaro
Paolo Errante Parrino, cugino di Matteo Messina Denaro

Il bar Las Vegas di Abbiategrasso era già finito nella carte dell'operazione Hydra della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano e dei carabinieri del Nucleo investigativo. Gli inquirenti avevano che il locale era intestato alla figlia di Paolo Errante Parrino, cugino dell'ex boss di Castelvetrano Matteo Messina Denaro morto lo scorso 25 settembre. Parrino usava lo spazio del locale anche, come documentano le carte di Hydra, incontrare presunti affiliati o pregiudicati per mafia. Ora il bar Las Vegas è stato chiuso con un provvedimento del prefetto Claudio Sgaraglia. La decisione è stata presa per il "rischio di condizionamenti della mafia sull'impresa commerciale".

Perché è stato chiuso il bar del cugino di Matteo Messina Denaro

Il bar per la prefettura è a rischio condizionamenti della mafia sull'impresa commerciale: "L'attività economica – spiega la Prefettura – è chiaramente condizionata dalla figura di Paolo Errante Parrino, che non solo alla luce degli elementi info investigativi emersi nell'istruttoria, ma anche in base a quanto scritto nella memoria dal difensore dell'impresa e da quanto dichiarato dallo stesso durante l'audizione tenutasi presso questa prefettura il 21 febbraio 2024, opera in via continuativa all'interno dell'impresa". Tutte accuse respinte dello stesso Parrino.

In questo stesso bar i carabinieri avevano intercettato una conversazione tra il sindaco di Abbiategrasso Cesare Nai, finito nelle carte dell'operazione Hydra ma mai indagato, e lo stesso Errente Parrino: parlavano di una controversia che aveva l'imprenditore per l'installazione di un gazebo. Le intercettazioni avevano poi svelato alcune minacce fatte dal parente di Matteo Messina Denaro a un dipendente comunale. Le indagini, coordinate dalla pm Alessandra Cerreti, avevano riguardato 153 persone. Il giudice per le indagini preliminari ha rigettato le misure cautelari di 142 indagati chiesto dalla Dda: ora si sta procedendo per il riesame dopo il ricorso della Procura.

Chi è il cugino di Matteo Messina Denaro

Paolo Aurelio Errante Parrino veniva chiamato "zio Paolo", così viene chiamato, vive ad Abbiategrasso, paese poco distante da Milano: qui ci è arrivato dopo che anni fa la magistratura lo ha mandato al "confino" in Lombardia.

Le indagini della Procura avevano svelato come Parrino fosse noto nel mandamento di Trapani in Sicilia comandato fino al giorno della sua cattura, il 16 gennaio 2023, da Matteo Messina Denero. Il cugino del boss era già stato nel mirino dei magistrati siciliani: nel 1997 la Corte d'Appello di Palermo lo aveva già condannato a 10 anni di carcere perché lo aveva riconosciuto come "un uomo d'onore della famiglia di Castelvetrano con compiti di decisione, pianificazione e di individuazione delle azioni da compiere e delle strategie da adottare per la realizzazione degli scopi illeciti dell'associazione". Poi il trasferimento ad Abbiategrasso. Ora al bar di sua figlia è stato tolto la licenza, la famiglia potrà fare ricorso al Tar.

44 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views