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Femminicidio Pamela Genini

Pamela Genini uccisa a Milano, le minacce di Gianluca Soncin alla 29enne: “Se mi lasci ammazzo te e tua madre”

Gianluca Soncin avrebbe iniziato a minacciare di morte Pamela Genini e la madre di lei quando temeva che la 29enne lo avrebbe lasciato. In un’occasione, il 52enne avrebbe fatto una videochiamata sotto casa dei genitori della donna. Il 14 ottobre, l’imprenditore di Biella l’ha uccisa in casa a Milano con 24 coltellate.
A cura di Enrico Spaccini
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Gianluca Soncin e Pamela Genini
Gianluca Soncin e Pamela Genini
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La relazione tra Gianluca Soncin e Pamela Genini era iniziata nel marzo del 2024 e, sin dai primi giorni, il 52enne si sarebbe mostrato geloso e ossessivo nei suoi confronti. L'imprenditore di Biella aveva costretto la 29enne bergamasca a lasciare il lavoro e, da quando erano andati a convivere a Cervia, la giovane modella e imprenditrice riusciva a comunicare con i suoi amici più stretti solo chiamandoli con il numero anonimo e inviando messaggi con la cancellazione automatica. Ad aprile del 2025, però, Soncin avrebbe aggiunto alle violenze contro Genini anche le minacce di morte alla sua famiglia. Come ha raccontato l'ex fidanzato della 29enne agli investigatori, Soncin le avrebbe ripetuto: "Se mi lasci ammazzo te e tua madre". Quando lo scorso 14 ottobre Genini è riuscita a interrompere la relazione, il 52enne è entrato nella sua casa di Milano e l'ha uccisa con 24 coltellate.

La videochiamata di Soncin sotto casa della madre di Genini

Soncin è stato arrestato dalla polizia la sera del 14 ottobre nell'appartamento di Genini, in via Iglesias, zona Gorla. Il 52enne aveva ferite alle braccia e al collo che probabilmente si era inferto da solo nel tentativo di togliersi la vita. La 29enne, invece, era ormai in fin di vita per le coltellate che Soncin le aveva inferto al collo, al dorso, al torace, agli arti superiori e alle mani. Secondo la pm Alessia Menegazzo, che ha firmato il provvedimento di fermo nei suoi confronti, Soncin, difeso dall'avvocata Simona Luceri, deve rispondere di omicidio aggravato dalla premeditazione, dal legame affettivo, dai futili motivi e dalla crudeltà. Dopo un breve ricovero all'ospedale Niguarda, è stato condotto in carcere a San Vittore.

A chiamare la polizia la sera del 14 ottobre era stato l'ex fidanzato di Genini, il quale era al telefono con lei al momento dell'ingresso in casa di Soncin. Grazie al suo racconto, gli investigatori hanno potuto ricostruire l'atteggiamento "possessivo e violento" del 52enne e le sue ripetute minacce di morte che, negli ultimi mesi, aveva esteso anche alla sua famiglia. La relazione tra i due era iniziata nel marzo del 2024 e, dopo mesi di violenze avvenute anche nell'abitazione di Cervia (Ravenna) in cui hanno vissuto insieme per un periodo, ad aprile 2025 la 29enne aveva deciso di lasciarlo. Quando Soncin lo ha capito, però, avrebbe iniziato a minacciarla che se l'avesse lasciato avrebbe ucciso lei e i suoi genitori. Un giorno, il 52enne sarebbe al punto di fare una videochiamata sotto casa della madre dicendo che l'avrebbe uccisa.

"Se mi lasci ammazzo te e tua madre"

Come ha raccontato ancora l'ex fidanzato di Genini, dopo queste minacce la donna aveva paura di interrompere bruscamente la relazione, temendo che potesse fare del male non solo a lei ma anche alla sua famiglia. "Se mi lasci ti ammazzo, e ammazzo tua madre", le avrebbe detto Soncin. Così, anche se le violenze si sarebbero ripetute fino all'epilogo del 14 ottobre, Genini fingeva di stare male per non tornare a casa dai genitori, per tutelarli e non fargli vedere i segni che quell'uomo le lasciava sul corpo. Le minacce sarebbero proseguite fino al sabato precedente all'omicidio, quando durante una discussione Soncin le avrebbe detto che avrebbe ucciso il cane se lei non avesse acconsentito ad avere un rapporto sessuale con lui.

"Provava ad allontanarlo poco alla volta per non mettere in pericolo gli altri. È morta per salvare la sua famiglia", ha detto l'ex fidanzato della 29enne intervistato da Fanpage.it. Il 14 ottobre, Genini aveva deciso di interrompere definitivamente la relazione e di fuggire da Milano. Intorno alle 22, però, Soncin si è presentato a casa sua armato di coltello e con un paio di chiavi che si era procurato di nascosto. All'arrivo della polizia, la 29enne era ormai in fin di vita per le 24 coltellate che aveva subito e il 52enne aveva provato a togliersi la vita dopo averla uccisa.

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