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Operaio irregolare si ferisce al lavoro: il capo lo abbandona davanti all’ospedale e scappa

Un imprenditore edile abbandona davanti al pronto soccorso un operaio irregolare rimasto ferito in un incidente sul lavoro. Scoperto dalla Polizia, ha confessato.
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È una scena che non si vedrebbe neanche più in uno di quei film tragicomici all'italiana: un'auto arriva a velocità sostenuta, ma non da destare sospetto, davanti all'ingresso del pronto soccorso di un ospedale, fa scendere un uomo, gli ricorda qualcosa e poi se ne va. Questa volta, schiacciando un po' di più sull'acceleratore.

Chi viene letteralmente "scaricato" davanti all'ospedale è un uomo che poi, dagli accertamenti, si scopre avere un polso rotto e il braccio dolorante. Ma soprattutto è un lavoratore irregolare, assunto e pagato in nero. E quello che scappa con la macchina è il suo "datore di lavoro".

L'incidente sul lavoro

Successo a Mantova, soltanto qualche giorno fa. L'uomo, di origine straniera, racconta al personale sanitario di aver avuto un infortunio domestico. Fortunatamente i medici hanno subito qualche sospetto sulla proprietà dell'appartamento in cui sarebbe avvenuto l'incidente, visto che il malcapitato risulta residente in Trentino.

Così avvertono il posto di Polizia dell'ospedale, che si attiva immediatamente per verificare (o sconfessare) la versione del ragazzo. Quella che, si scoprirà poi, gli ha ben raccomandato di dire, anche mentre scendeva dall'auto l'uomo, che lo ha abbandonato davanti al pronto soccorso.

Una volante decide quindi di andare all'indirizzo fornito dal ferito e lì i poliziotti trovano un appartamento in ristrutturazione e un imprenditore edile, italiano, che non regge bene la pressione dell'interrogatorio e confessa.

La confessione dell'imprenditore edile

L'uomo che ha accompagnato all'ospedale per poi fuggire è un suo "dipendente" irregolare e in nero. Ha avuto un, fortunatamente, banale incidente sul lavoro, di quelli che – se fosse stato assunto regolarmente – sarebbe bastato qualche giorno di prognosi e soprattutto di malattia, retribuita dall'Inps.

Ma quel ragazzo, invece, questo diritto non ce l'ha: al massimo può essere accompagnato e abbandonato fuori all'ospedale, a patto che non racconti la verità. E meno male che l'infortunio era di poco contro, altrimenti il rischio è che lo avrebbe abbandonato direttamente davanti al cimitero.

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