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Operaio 22enne muore cadendo da 45 metri di altezza: titolare dell’azienda indagato per omicidio colposo

Lo scorso 13 giugno Sami Macukulli è morto dopo essere caduto da 45 metri di altezza. La Procura di Brescia ha disposto accertamenti irripetibili per chiarire la dinamica e ha iscritto nel registro degli indagati il datore di lavoro del 22enne con l’accusa di omicidio colposo.
A cura di Enrico Spaccini
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Sami Macukulli
Sami Macukulli

Sami Macukulli è morto lo scorso 13 giugno dopo essere precipitato da oltre 45 metri di altezza. Il 22enne, operaio specializzato nei lavori di alta quota, stava lavorando su un traliccio dell'alta tensione per la manutenzione della linea elettrica quando il cavo-imbracatura di sicurezza a cui era agganciato si è rotto. Sul caso la Procura di Brescia ha disposto accertamenti irripetibili per chiarire la dinamica dell'incidente e ha iscritto nel registro degli indagati il titolare dell'azienda per cui lavorava Macukulli con l'accusa di omicidio colposo.

L'incidente a Castegnato

Secondo quanto ricostruito, Macukulli si trovava sul traliccio dell'alta tensione di Terna in via Padana Superiore, nella zona industriale di Castegnato. All'improvviso, per motivi ancora da chiarire, il cavo-imbracatura di sicurezza a cui era agganciato si è rotto facendo precipitare il 22enne.

Cadendo, Macukulli ha colpito una recinzione esterna ed è ricaduto nel cortile di un'azienda sottostante. Poco dopo sono arrivate due ambulanze e un'automedica, ma il 22enne è deceduto all'impatto con il suolo.

Gli accertamenti irripetibili

Acquisiti i rapporti dei tecnici del servizio di Prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro e dell'Ats, la pm Lisa Saccaro ha disposto ulteriori accertamenti per poter ricostruire la dinamica. Di questi, uno sarà in merito alle condizioni del cavo di sicurezza che avrebbe dovuto sorreggere Macukulli.

Il 65enne amministratore unico della Coget Impianti Srl di Corteno Golgi, l'azienda per la quale lavorava il 22enne di origini albensi, è stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Al momento, si tratta di un atto dovuto per consentirgli di prendere parte agli esami .

L'incarico per l'accertamento irripetibile sarà affidato lunedì 24 luglio dal sostituto procuratore a due consulenti tecnici, gli ingegneri Francesco Pavan e Giorgio Giacometti. Parteciperà anche un esperto nominato dalla famiglia del 22enne.

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