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Operai aggrediti durante presidio, l’azienda invia altri video degli scontri: convocata in prefettura

L’azienda Zampieri Holding ha consegnato dei suoi video alla Procura di Lodi su quanto accaduto giovedì scorso nel piazzale della logistica di Tavazzano. Durante un presidio del sindacato Sì Cobas si sono infatti registrati degli scontri tra i dipendenti della Zampieri e i manifestanti. Questi ultimi sostengono che l’azienda abbia assoldato bodyguard per picchiarli, una posizione smentita dalla Zampieri. Intanto oggi pomeriggio in Prefettura si terrà un incontro tra il prefetto, un rappresentante dell’azienda, il sindaco e i rappresentanti delle forze dell’ordine.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un frame del video
Un frame del video

Quanto successo giovedì scorso nel piazzale della logistica di Tavazzano, in provincia di Lodi, continua a far discutere: quella notte gli scontri accesi tra gli ex operai della Tnt-FedEx (in protesta da diversi mesi) e i dipendenti della Zampieri Holding, hanno portato a nove feriti, di cui uno ricoverato in codice rosso all'ospedale San Matteo di Pavia. Nelle immagini, diffuse dal sindacato Sì Cobas promotore del presidio, si vedono persone – che l'organizzazione sostiene essere bodyguard e dipendenti pagati dall'azienda per aggredirli – mentre lanciano sassi e bastoni di legno ai manifestanti. Adesso arriva la risposta dell'azienda che, viste le polemiche di questi giorni, ha voluto condividere e consegnare, insieme a una denuncia, alla Procura di Lodi le proprie immagini di quella notte.

L'azienda presenta denuncia in Procura

"In questi video – racconta l'azienda a Fanpage.it – si vedono chiaramente i Cobas armati di bastoni che attaccano i nostri dipendenti e che colpiscono un nostro camion che esce dai cancelli con merce ospedaliera e la cui uscita era sta autorizzata dalla Digos". In una nota stampa, il legale della Zampieri specifica inoltre: "Non sono presenti né guardie né vigilanza privata, ma solo facchini regolarmente assunti". Già il giorno dopo gli scontri, sempre l'azienda aveva specificato che – oltre a consegnare tutto il materiale alla Procura – avrebbe sporto querela nei confronti di Sì Cobas per quanto riportato e scritto sulla loro pagina social.

Previsto un incontro in Prefettura

Dal canto suo anche il sindacato chiede agli inquirenti di poter intervenire. Vista l'aggressione subita e il ferimento di un loro compagno, durante il presidio di ieri, è stato chiesto a gran voce di analizzare i video e cercare di individuare il responsabile. Inoltre da Sì Cobas promettono di proseguire con le proteste: "Vogliono spaventarci, vogliono eliminare il diritto di sciopero e vogliono far capire ai lavoratori che nessuno deve alzare la testa perché se lo fa sarà licenziato". Intanto oggi pomeriggio si terrà un incontro in prefettura a Lodi tra il prefetto Giuseppe Montella – che ieri ha incontrato il sindacato – e un rappresentante della ditta Zampieri. Presenti anche il sindaco di Tavazzano e i rappresentanti delle forze dell'ordine.

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