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Omicidio Sana Cheema, per i medici la 24enne è stata “afferrata da dietro e strangolata con un foulard”

La lussazione del corno ioide rinvenuta sul cadavere di Sana Cheema non lasciano spazio a dubbi. Per i medici legali incaricati dalla Procura di Brescia, la 24enne è stata strangolata “da terzi” con un foulard il 18 aprile 2018.
A cura di Enrico Spaccini
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Sana Cheema
Sana Cheema

Sana Cheema è stata strangolata con un foulard. È quanto emerso dalla perizia disposta dalla Procura generale ed effettuata dai medici legali in merito all'omicidio della 24enne cittadina italiana uccisa in Pakistan il 18 aprile del 2018. La "prova regina" sarebbe nella lussazione del corno ioide, posto poco sotto la mandibola, rinvenuta durante l'esame autoptico. Secondo l'accusa, a ucciderla sarebbero stati il padre e il fratello della 24enne, Mustafa e Adnan.

I risultati degli esami medici

Già poco dopo la morte di Sana, il fratello Adnan aveva detto in un video trasmesso su un canale tv pakistano di aver strangolato la sorella "con un panno" perché lei lo aveva insultato. Una confessione che, però, il 34enne aveva ritrattato. Oggi sia lui che il padre sono liberi nel loro Paese d'origine.

I medici legali a cui si sono affidati il procuratore generale Guido Rispoli e la pm Claudia Passalacqua hanno ricostruito la dinamica dell'omicidio partendo proprio dalla lussazione del corno ioide. Come riportato da Il Giornale di Brescia, secondo gli esperti la 24enne sarebbe stata "strangolata con un foulard, sicuramente da terzi". L'omicida, quindi, "l'ha afferrata da dietro e stretta con l’avambraccio, poi ha stretto la sciarpa fino ad occludere le sue vie aeree".

Il tatuaggio di Sana Cheema e il viaggio della Corte in Pakistan

Le avvocate di Mustafa e Adnan Cheema hanno sollevato il dubbio che il corpo riesumato per l'esame non fosse di Sana, in quanto mancherebbe il suo Dna. Per i medici incaricati dalla Procura, però, ci sono "pochi dubbi che fosse lei". Infatti, "sul cadavere vi era un tatuaggio pacificamente di Sana Cheema" ed è escluso anche che la lussazione al corno iode sia avvenuto post mortem.

Il processo è stato aggiornato al 17 aprile. Entro quella data, la Corte d'Assise si recherà a Islamabad per interrogare alcuni testimoni vicini alla famiglia. Secondo gli investigatori, a uccidere la 24enne sarebbero stati suo padre e suo fratello perché la ragazza aveva rifiutato il matrimonio che le avevano combinato.

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