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Nuove Moschee a Milano, minacce alla Lega. Sala: “Solidarietà ma niente strumentalizzazioni”

L’eurodeputata della Lega Silvia Sardone denuncia le minacce ricevute per la sua posizione contraria allo spostamento della preghiera islamica dall’ex Palasharp a via Novara. Solidarietà anche da parte del sindaco Sala per le minacce subite.
A cura di Simona Buscaglia
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Immagine di repertorio
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L'eurodeputata della Lega Silvia Sardone ha denunciato le minacce di morte ricevute in seguito alle critiche alla decisione del Comune di Milano di spostare la preghiera islamica del venerdì al Parco di Trenno, ora che il Palasharp sarà chiuso per restauri in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. "Stai bene a testa in giù" e "Muori bruciata" sarebbero alcuni dei messaggi ricevuti dall'esponente della Lega. "Sono giorni di violentissime minacce di morte e insulti sui social – ha scritto in una nota Sardone – Da giorni ricevo tante parole d'odio e di morte per la posizione, espressa dalla Lega a Milano, di contrarietà alla scelta di creare una moschea in via Novara a Milano e per la nostra richiesta di controllare e chiudere le numerose moschee abusive in città". In merito alla decisione di trasferimento dall'area dell'ex Palasharp a quella del parcheggio di via Novara "siamo contrari, come lo sono i cittadini" ha aggiunto Sardone "Non ci facciamo intimidire dagli estremisti". Minacce simili erano state rivolte, pochi giorni fa, al commissario provinciale milanese della Lega, Stefano Bolognini, dopo un sopralluogo nei pressi della moschea di via Novara.

Solidarietà unanime da parte della politica

Oggi, come per le minacce a Bolognini, piena solidarietà espressa da Fabrizio Cecchetti, vice capogruppo della Lega alla Camera dei Deputati e coordinatore della Lega Lombarda per Salvini Premier: "Confido che da adesso queste minacce non verranno sottovalutate dalle altre forze politiche, in particolare dal centrosinistra che amministra Milano" ha detto. Vicinanza espressa anche dal sindaco di Milano Giuseppe Sala: "In un Paese democratico come l'Italia le minacce ricevute da Silvia Sardone sono da condannare in modo assoluto. A lei la mia solidarietà piena" ha detto il primo cittadino, ribadendo però la sua adesione ai valori costituzionali sulla libertà di culto.

La questione dei luoghi di culto a Milano

In merito ai luoghi di culto a Milano, il 23 dicembre scorso la Giunta comunale comunicava di aver approvato all’unanimità le linee guida che saranno alla base del bando per la concessione in diritto di superficie dei due immobili indicati nel Piano delle Attrezzature Religiose. Si tratta dell'immobile di via Esterle 15/17 e dell'area di via Marignano da utilizzarsi per l’esercizio di attività di culto. L’immobile di via Esterle 15/17, che conta circa 1.500 metri quadrati e insiste nel quadrante nord-est della città (Municipio 2), verrà messo al bando con un importo base di gara di oltre 480mila euro. L’area di via Marignano, di circa 3.400 metri quadrati localizzati nel quadrante sud-est della città (Municipio 4 – vicino alla fermata MM3 San Donato), avrà una base d’asta di quasi 395mila euro.

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