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Voghera, l'assessore leghista Massimo Adriatici spara e uccide un uomo

Nuova udienza per Massimo Adriatici: la famiglia di Youns non accetterà la richiesta di giustizia riparativa

Domani mercoledì 3 aprile si torna in Tribunale per un’altra udienza sul caso di Massimo Adriatici, l’ex assessore alla Sicurezza di Voghera (Pavia) accusato di aver ucciso con un colpo di pistola Youns El Boussettaoui.
A cura di Giorgia Venturini
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La famiglia di Youns El Boussettaoui non accetterà la richiesta di giustizia riparativa e la proposta di risarcimento avanzata da Massimo Adriatici, l'ex assessore alla Sicurezza di Voghera (Pavia) accusato di aver ucciso con un colpo di pistola Youns la sera del 20 luglio 2021 un una delle vie principali del paese. Si trova a processo per eccesso colposo di legittima difesa.

Domani mercoledì 3 aprile si terrà l'udienza in cui testimonierà chi ha assistito casualmente alla sparatoria: ovvero una donna che si trovava all'interno del bar in piazza Meardi dove è avvenuta l'aggressione e altri due testimoni oculari presenti in piazza.

Sempre domani i parenti della vittima, che a processo si sono costituiti parte civile, davanti al giudice risponderanno sulla richiesta di giustizia riparativa e sulla proposta di risarcimento avanzata dall’imputato. Molto probabilmente – come riporta La Repubblica – non accetteranno e si procederà con le prossime udienze del processo: "Vogliamo giustizia". La sorella di Youns El Boussettaoui spiega anche che "Adriatici non ha mai mostrato pentimento, continuiamo col processo". La famiglia è difesa dagli avvocati Debora Piazza e Marco Romagnoli.

In una lettera depositata al giudice i parenti scrivono: "L’imputato chiede di voler aderire alla giustizia riparativa senza neanche essersi personalmente presentato in aula. Riteniamo che il solo strumento per l'attenuazione delle conseguenze sociali del fatto oggetto del processo sia la sanzione penale a suo carico, previa corretta qualificazione giuridica dei fatti. Siamo stati più volte offesi dall’imputato, tutte le volte che ha specificato di non riconoscere la sua esclusiva responsabilità nella causa dell’evento. Non intendiamo avere più alcun contatto con l’imputato, se non in un'aula di giustizia".

Adriatici, difeso dagli avvocati Luca Gastini e Gabriele Pipicelli, potrà essere sentito in aula il prossimo 25 settembre. Ora non è destinatario di nessuna misura cautelare. L'ex assessore sembrerebbe non aver mai chiesto al momento di incontrare i parenti della vittima finora. Era stata però avanzata la richiesta di giustizia riparativa: ovvero si tratta di un istituto di recente introduzione, entrato in vigore con la riforma Cartabia. Non incide sulla vicenda penale e non è alternativo alla detenzione in carcere, ma consiste nella ricostruzione del legame spezzato tra i parenti della vittima e il resto della comunità.

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