Niente case in affitto a disabili: “Mi rovinerebbero il divano”
Dopo mesi e mesi di ricerche, non c'è stato niente da fare. "Nessuno vuole handicappati in casa". Lo denuncia sulle pagine della Provincia di Cremona la cooperativa locale Ventaglio Blu, che lavora a percorsi di inclusione delle persone con disabilità tra cui alcuni progetti di autonomia abitativa in cui i disabili, con il supporto costante degli educatori e della famiglia, possono provare a vivere da soli. "Abbiamo girato tantissime agenzie per cercare case in affitto, ma nessuno ci ha dato la disponibilità. E non hanno utilizzato giri di parole quando si è trattato di spiegarci perché". Non appena sentivano che l'inquilino sarebbe stato un disabile, i padroni di casa infatti si tiravano immediatamente indietro. "Ci siamo sentiti rispondere cose come "se arriva un disabile non si riesce a mandare più via". Un’altra è riuscita a spiazzarci ulteriormente dicendoci che non ci avrebbe affittato casa "perché ho i divani bianchi e i disabili me li rovinerebbero". Altri, forse un po’ più attenti alla forma, si sono limitati a dire che non sono interessati".
L'appello alla città
"I nostri ragazzi sono persone che hanno gli stessi diritti e i medesimi doveri dei cosiddetti normali. Non vogliamo niente gratis, chiediamo solo i diritti di tutti, ma ai disabili non è data questa possibilità». Grazie alla legge 112 del 2016, lo Stato garantirebbe ai padroni di casa un contributo fisso per il pagamento dell'affitto. E, in questo caso, l'Azienda Sociale del Cremonese si farebbe carico del contratto, intestandoselo. "Il problema non è economico. Chiediamo solamente di avere la possibilità di avere una casa: diritti, non favori. E continua a sembrarci incredibile non riuscirci. Pensavamo che Cremona fosse più disponibile. Più aperta e inclusiva. Invece ci ritroviamo qui a fare un appello".