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Neonato abbandonato in ospedale a Milano: il piccolo Enea ha già trovato una famiglia

Il piccolo Enea, il neonato lasciato nella Culla per la Vita del Policlinico di Milano, ha già trovato una famiglia: “Il tribunale affiderà il piccolo a una famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea per accogliere un bambino abbandonato”.
A cura di Ilaria Quattrone
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Il piccolo Enea, il neonato lasciato alla Culla per la Vita del Policlinico di Milano, sarà affidato a una famiglia. A darne notizia è lo stesso Policlinico: "Il tribunale affiderà il piccolo a una famiglia che si era già resa disponibile ed era stata valutata idonea per accogliere un bambino abbandonato".

La lettera della mamma di Enea, il bimbo abbandonato all'ospedale Policlinico

Il bimbo è stato abbandonato nel Giorno di Pasqua. Alle 11.40 è scattato l'allarme della Culla per la Vita, che è una struttura riscaldata, che ha permesso ai medici e alle infermiere di potersi catapultare all'ingresso della Clinica Mangiagalli. Nella culla c'era un bimbo avvolto da una coperta verde e una lettera: "Ciao, sono Enea. La mamma mi vuole bene, ma non può occuparsi di me". Il testo è firmato dalla madre del piccolo.

Come sta il piccolo Enea, il bimbo abbandonato nella Culla per la Vita

Il bimbo è stato trovato in buone condizioni di salute: è nato da circa una settimana, ha i capelli neri, pesa circa 2,6 chili e, come ha spiegato la madre nella lettera, sta bene:"Sono nato in ospedale perché la mia mamma voleva essere sicura che era tutto ok e stare insieme il più possibile". Nonostante questo, i medici lo hanno comunque sottoposto agli accertamenti che hanno confermato il suo status.

Il direttore della Neonatologia Fabio Mosca aveva lanciato un appello alla madre del piccolo: "Voglio che sappia che noi possiamo aiutarlo a farglielo crescere e che nulla è perduto. Io desidero parlare a questa mamma e dire che siamo pronti a starle accanto, di mettersi in contatto con me e con l’ospedale".

Quello di Enea è il terzo caso da quando è stata inaugurata la Culla per la Vita nel 2007: il primo è stato quello di Mario, neonato lasciato nel 2012. Il secondo quello di Giovanni che, quando è stato abbandonato nel 2016, aveva già due mesi di vita.

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