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Nascondono otto milioni di euro in contanti sotto tre metri di terra in giardino, famiglia nei guai

Una famiglia bresciana è finita nei guai. I carabinieri e la guardia di finanza hanno trovato otto milioni di euro in contanti interrati nel loro giardino.
A cura di Filippo M. Capra
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Otto milioni di euro in contanti chiusi in buste di plastica sigillate ermeticamente e custoditi in fusti nascosti sotto svariati metri di terra. Questa la somma occultata da una famiglia di Gussago, nel Bresciano, e scoperta da carabinieri e militari della guardia di finanza che hanno scavato nel giardino di casa su indicazione del procuratore Claudia Passalacqua. La pm ha dato mandato ai militari dopo un'indagine approfondita all'interno di un'inchiesta su un presunto giro di fatture false da circa mezzo miliardo, pari a 93 milioni di imposte evase.

Nascondono 8 milioni di euro in giardino, famiglia nei guai

Come rivelato dal Corriere della sera, il capofamiglia G.R., 46enne, è accusato di associazione a delinquere. Titolare di alcune aziende nell'ambito dei metalli ferrosi sarebbe protagonista e complice della maxi evasione insieme alla moglie, S.F., di 40 anni, con cui avrebbe creato fatture false "fornendo un contributo materiale fondamentale per la stessa vita dell’organizzazione". La donna viene descritta come semplice e dall'aspetto curato, lavoratrice appassionata che non amava mostrarsi nello sfarzo. La macchina era un'utilitaria, mentre il marito aveva un suv.

Secondo la Procura, la 40enne avrebbe affidato ad altri indagati il compito di contattare gli acquirenti per i pagamenti. Dopodiché sarebbe passata al controllo dei conti gestendo in prima persona i bonifici ricevuti dai clienti per il pagamento delle fatture su conti sparsi tra Europa e Hong Kong. All'interno della medesima inchiesta sono finiti anche il figlio della coppia, Emanuele, 22 anni, e la zia materna Marta.

Il primo avrebbe aiutato la madre con le consegne di denaro e la fornitura di documenti per le fatture, mentre la seconda, stando all'accusa, avrebbe avuto un ruolo nelle "restituzioni del denaro contante ai clienti degli uffici interni" di una delle aziende di famiglia. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari. Marito e moglie, invece, si sono consegnati in carcere e oggi verranno interrogati dal giudice per le indagini preliminari. Al momento dello scavo nel loro giardino si trovavano in Austria.

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