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Muore a 24 anni per un’overdose: gli amici che erano con lei patteggiano la pena

Nunzia Colurciello è morta il 20 ottobre 2018 per overdose. Due amici che erano con lei in discoteca quella notte hanno patteggiato la pena, mentre la terza amica andrà a processo ordinario. Secondo l’accusa, sarebbero stati loro a procurarle la droga.
A cura di Enrico Spaccini
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Nunzia Colurciello (foto da Facebook)
Nunzia Colurciello (foto da Facebook)

La 24enne Nunzia Colurciello residente a Mantova è deceduta all'alba del 20 ottobre del 2018 per overdose. I due amici che avevano trascorso con lei la notte precedente in una discoteca a Modena hanno patteggiato la pena, poi convertita dal giudice in lavori di pubblica utilità. La terza, invece, ha scelto di non avvalersi di riti alternativi, e il suo processo ordinario inizierà il prossimo 27 ottobre. Per loro, l'ipotesi di reato è quello di morte come conseguenza di un altro reato, cioè spaccio di sostanze stupefacenti.

Gli amici che erano in discoteca con Colurciello

L'esame autoptico eseguito sul corpo della 24enne napoletana ha accertato che la causa dell'arresto cardiaco che ha portato alla sua morte è da addebitare a un cocktail di cocaina e droghe sintetiche. Secondo l'accusa, a fornire quelle sostanze a Colurciello erano stati i tre amici che erano con lei quella sera al Tube Club modenese.

Colurciello si era trasferita a Mantova pochi mesi prima quella notte di ottobre. Lavorava come barista a Pietole e aveva deciso di trascorrere una serata in compagnia dei suoi due nuovi amici: il 43enne Alessandro Colombini e il 52enne Guido Bernardi.

L'acquisto delle sostanze e la morte

Sarebbero stati loro a portare la 24enne da uno spacciatore che le avrebbe venduto la cocaina. A procurarle dosi di Mdma sarebbe stata Anna Mastrochicco, un'amica 47enne presente anche lei quella sera in discoteca.

Secondo quanto ricostruito, Colurciello avrebbe assunto più volte quelle sostanze nel corso della notte. Ad un certo punto, ha riferito Mastrochicco agli inquirenti, al 24enne sarebbe collassata su un divano preda a convulsioni. Si è trattato di un arresto cardiaco, provocato da un mix di cocaina, ketamina e Mdma.

Le condanne

Nell'udienza preliminare che si è tenuta il 23 maggio, i due amici mantovano hanno deciso di patteggiare la pena. Il gup di Reggio Emilia Dario De Luca li ha condannati a 2 anni di reclusione uno, e a 3 anni, sei mesi e 20 giorni l'altro. Pene poi convertite in lavori di pubblica utilità.

Il processo ordinario a carico di Mastrochicco, che ha scelto di non avvalersi di riti alternativi, inizierà il prossimo 27 ottobre.

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