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Morti Covid al Pio Albergo Trivulzio, chiesta l’archiviazione: “I decessi nella media delle altre Rsa”

Il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione delle indagini sulle morti da Coronavirus al Pio Albergo Trovulzio: qui tra gennaio e aprile del 2020 gli anziani morti sono stati 300, uno su tre a causa del Covid. Per la Procura “l’eccesso di mortalità al Pat per Coronavirus si situa in una fascia intermedia rispetto a quanto avvenuto nelle Rsa del milanese”.
A cura di Giorgia Venturini
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La Procura di Milano ha chiesto l'archiviazione dell'inchiesta sulle morti per Coronavirus al Pio Albergo Trivulzio durante la prima ondata della pandemia. La decisione del pubblico ministero ha trovato subito il disappunto dall'Associazione Felicita che racchiude i parenti di tutte le vittime Covid della struttura di cura: "La decisione della Procura di Milano – spiega il presidente dell'associazione Alessandro Azzoni – ci trova totalmente amareggiati ma non sorpresi". Per i parenti delle vittime la Procura non ha tenuto conto della richiesta di "verità e giustizia" fatta dall'associazione nei mesi subito dopo l'alto numero di morti per Covid.

Un morto su tre deceduto per Covid

Lo scorso marzo quattro esperti nominati dalla Procura di Milano avevano analizzato circa 400 cartelle cliniche e tratto le loro conclusioni: tra gennaio e aprile del 2020 circa uno su tre dei morti al Trivulzio, che sono stati oltre 300, è deceduto a causa del Covid. Senza contare che nello stesso periodo si è registrato un tasso di mortalità del 40 per cento più alto rispetto a periodi normali e sempre riconducibile al Coronavirus. Così il pubblico ministero Mauro Clerici e Francesco De Tommasi, sotto il coordinamento dell'aggiunto Tiziana Siciliano, per 18 mesi hanno indagato su un fascicolo aperto per epidemia colposa.

Chiesta l'archiviazione per l'ex direttore generale

Sotto indagine era finito l'ex direttore generale della struttura Giuseppe Calicchio: gli inquirenti si sono concentrati sulla presunta assenza di protezioni individuali che avrebbero determinato, durante il periodo della prima emergenza Covid, un forte numero di morti tra gli anziani ricoverati nella struttura milanese. Ora per l'ex direttore generale è arrivata la richiesta di archiviazione. Cade dunque l'accusa di epidemia colposa e omicidio colposo plurimo: "L’eccesso di mortalità al Pat per Coronavirus si situa in una fascia intermedia rispetto a quanto avvenuto nelle Rsa del milanese", si legge nella richiesta del pubblico ministero. La Procura milanese, infatti, ha chiesto l’archiviazione anche per tutti gli altri procedimenti simili relativi a morti in altre otto Rsa milanesi: oltre al Pat anche le residenze Auxologico, Parco delle cave, Mater Fidelis. E ancora, quelle del gruppo Korian: residenza per anziani Saccardo, Ippocrate, casa di riposo Santa Marta, casa di riposo Santa Lucia.

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