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Il caso di Giovanna Pedretti

Morte Giovanna Pedretti, un consulente informatico valuterà se la recensione sul ristorante fosse vera o falsa

Gli inquirenti di Lodi continuano a indagare sulla morte di Giovanna Pedretti e, in particolare, stanno cercando di capire se la recensione omofoba di un cliente della pizzeria di cui la donna era titolare fosse vera o falsa. Per questo motivo, anche la difesa della famiglia sarà assistita in queste indagini da un consulente informatico.
A cura di Ilaria Quattrone
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Un consulente informatico sarà coinvolto nelle indagini che svolgerà l'avvocata Simona Callegari, legale della famiglia di Giovanna Pedretti. La 59enne era titolare, insieme al marito, della pizzeria Le Vignole che si trova a Sant'Angelo Lodigiano (Lodi). A darne notizia è il quotidiano Il Corriere della Sera.

Perché è stato nominato un consulente informatico

La ristoratrice è finita sotto ai riflettori dopo che ha pubblicato una risposta a una recensione omofoba lasciata al suo locale su Google. Qualche giorno più tardi, è stata avanzata l'ipotesi che il commento di quel cliente anonimo fosse falso. Sabato 13 gennaio, i carabinieri di Lodi l'hanno convocata in caserma proprio per discutere di quel testo: è stata ascoltata come persona informata sui fatti e possibile vittima.

Domenica 14 gennaio è stato ritrovato il corpo della donna nel fiume Lambro. I primi esiti dell'autopsia hanno confermato che sia morta per annegamento: la donna aveva anche alcune ferite superficiali sul corpo presumibilmente provocate da una lametta. La Procura di Lodi ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio, ma nel frattempo gli inquirenti valuteranno se quel post lasciato e poi eliminato fosse vero o falso. E per questo motivo, anche l'avvocata della famiglia ha incaricato un consulente informatico.

I funerali di Giovanna Pedretti

Lunedì si svolgerà il funerale: "È una grossa tragedia per la famiglia", ha spiegato la legale a Fanpage.it. "È fondamentale per loro poter vivere il proprio dolore in pace e tranquillità. Le indagini sono ancora agli inizi. Credo che, fin dal principio di questa vicenda, la pressione mediatica non abbia aiutato. Credo che per chiunque non sia abituato ad avere a che fare con l'ambiente televisivo o giornalistico sia difficile gestire situazioni simili".

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