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Moratti: “Il Covid non ha confini, i paesi ricchi pensino a vaccini solidali per quelli più poveri”

La vicepresidente e assessora al welfare Letizia Moratti, in un messaggio sui social, ha sottolineato la necessità che i Paesi più ricchi s’impegnino in vaccini solidali verso quelli più poveri, per combattere il virus a livello globale.
A cura di Simona Buscaglia
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Immagine di repertorio
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Vaccini solidali, dai Paesi più ricchi dell'Occidente verso i Paesi più poveri, perché "il Covid, come tutti i virus, non conosce confini e non potremo dirci al sicuro finché tutto il mondo non sarà al sicuro". A dichiararlo sui social in un messaggio di fine anno è la vicepresidente e assessora al Welfare di regione Lombardia, Letizia Moratti. "Ritengo doveroso che i Paesi ricchi si facciano carico in modo solidale delle vaccinazioni delle popolazioni dei Paesi poveri e in via di sviluppo – ha aggiunto – L’augurio è che altri Stati e altre Regioni si facciano carico di questo compito per un mondo più giusto, eguale e più sano. Solo così potremo davvero augurarci buon 2022".

Un augurio agli operatori che lavorano questa notte di Capodanno

In questi giorni, dove si registrano, un giorno dopo l'altro, i record assoluti di contagi da Covid-19 in gran parte d'Europa dall'inizio della pandemia, Letizia Moratti ha poi rivolto un pensiero agli operatori sanitari impegnati nel loro lavoro anche in questa notte di San Silvestro: "Rivolgo ancora una volta il mio più sincero ringraziamento a tutti i medici, infermieri, operatori e volontari che questa sera e questa notte saranno impegnati nelle strutture ospedaliere, nei Pronto soccorso e sui mezzi di soccorso per rispondere a chiamate di pronto intervento ed emergenza sul territorio. Un grazie che rivolgo naturalmente anche alle forze dell’ordine, ai militari in servizio in queste e nelle prossime ore, agli operatori dell’informazione e in generale a tutte le persone che lavoreranno questa sera e questa notte". Oggi è stato annunciato che, per affrontare il caos tamponi registrato nelle ultime settimane anche in Lombardia, dal 10 gennaio si potranno effettuare oltre 64mila test in più a settimana.

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