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Covid 19

Monza, la denuncia dell’ordine dei medici: “I vaccini ci sono, ma solo se paghi 65 euro”

Nella provincia di Monza i vaccini antinfluenzali sono quasi finiti. O meglio, “ci sono ma solo se ti rivolgi alle strutture private e paghi 65 euro”, denuncia a Fanpage.it il presidente dell’ordine dei medici di Monza e Brianza Carlo Maria Teruzzi. I medici di base sono stati costretti ad annullare gli appuntamenti, dovranno attendere il prossimo 10 dicembre quando Regione Lombardia distribuirà nuove dosi.
A cura di Giorgia Venturini
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Nella provincia di Monza e Brianza mancano i vaccini antinfluenzali. O meglio, mancano per chi si rivolge al medico di base perché "se prenoti la dose in una struttura privata o negli ospedali misteriosamente il vaccino c'è". La differenza è che privatamente costa 65 euro, mentre attraverso il medico di base paga la sanità. A denunciare quanto sta succedendo in provincia a Fanpage.it è il presidente dell'ordine dei medici di Monza e Brianza Carlo Maria Teruzzi: "Una realtà simile la stanno vivendo anche le altre province della Lombardia. Rispetto agli scorsi anni, quando i vaccini arrivavano con un'unica fornitura, proprio in questi mesi di pandemia la distribuzione è avvenuta in più fasi. Risultato? Le dosi in programma per questi giorni sono saltate. I medici di base non ne vedranno altre fino al prossimo 10 dicembre".

Così facendo in Brianza gli ambulatori medici sono stati costretti ad annullare le prenotazioni, come già successo a Villasanta quando, finita anche l'ultima dose di vaccino, la campagna antinfluenzale si è conclusa prima del previsto, rimandano a casa i pazienti che si era presentati all'appuntamento.

Nelle strutture private il vaccino c'è e costa 65 euro

"Il problema è nella fornitura per i medici di basi", continua a spiegare Teruzzi. E poi aggiunge: "Perché se chiedi alle strutture private il vaccino c'è anche per gli under 60. Così come nelle Asst, costringendo i pazienti a recarsi negli ospedali per avere l'antinfluenzale". Senza contare però che c'è chi è impossibilitato ad spostarsi: "Basti pensare alle persone anziane o quelle costrette a letto. Molte di loro non sono state ancora vaccinate, eppure è la fascia di popolazione che rischia di più. Perché dunque non affidare tutte le dosi ai medici del territorio, esattamente come gli scorsi anni?". Una domanda che resta sospesa. Certo è che il vaccino antinfluenzale sta dividendo la provincia tra ricchi e poveri, tra chi può permettersi anche la dose offerta dal privato e chi no.

I sindacati: La mancanza di vaccini provoca gravi disagi ai medici

Intanto anche la Federazione italiana medici di medicina generale, il sindacato che racchiude il 99% dei medici sul territorio della Ats Brianza, ha fatto sentire la sua voce a Regione Lombardia chiedono di convocare un incontro urgente con le organizzazioni sindacali. Le motivazioni sono chiare: "Dobbiamo contestare l’operato di Regione Lombardia. Il mancato rispetto del piano di consegna a suo tempo definito sulla scorta di vaccini sta infatti comportando gravi disagi ai nostri medici, già impegnati in una delicata attività di controllo della pandemia".

Rimborso per le fasce deboli che sono state costrette a pagare i vaccini

La speranza è che qualcosa si sblocchi e che la mozione del partito democratico approvata in consiglio regionale non rimanga solo sulla carta: questa prevede un rimborso per tutti i cittadini fragili che sono stati costretti a rivolgersi ai privati per ricevere una dose di vaccino antinfluenzale perché tramite il sistema sanitario non sono riusciti a riceverne una. Nell'attesa se si hanno notizie sulla tredicesima gara di Regione sul rifornimento vaccini chiusa mercoledì 2 dicembre non vada a vuoto. Come già successo in precedenza.

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