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Misinto, picchia i genitori per anni e poi viola il divieto di avvicinamento: arrestato

A Misinto (Monza e Brianza) un uomo di 44 anni è stato arrestato per aver violato il divieto di avvicinamento nei confronti dei genitori: la misura era stata imposta a seguito delle molteplici violenze – durate ben cinque anni – nei confronti dell’anziana coppia. Padre e madre, all’ennesimo tentativo del figlio di entrare in casa, hanno quindi allertato le forze dell’ordine che hanno proceduto con l’arresto.
A cura di Ilaria Quattrone
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Per cinque anni ha picchiato e maltrattato i suoi genitori: fin quando dopo l'ennesimo episodio di violenza era stato denunciato dalla coppia. Il tribunale gli aveva imposto così il divieto di avvicinamento, ma nella giornata di venerdì 14 maggio, a Misinto – in provincia di Monza e Brianza – l'uomo ha violato l'obbligo tentando di entrare in casa del padre e della madre. Sono così intervenute le forze dell'ordine che hanno proceduto con l'arresto.

Cinque anni di violenze e aggressioni

Dal 2015 al 2020 l'uomo ha perpetrato violenze nei confronti dei propri genitori. L'ultima risale al giugno 2020 quando, a causa di una lite per motivi banali, aveva picchiato padre e madre. Una violenza inaudita tanto da procurare un trauma cranico e un taglio alla testa al padre, un uomo di 71 anni, e una frattura al braccio alla madre, una donna di 68 anni. Entrambi erano stati trasportati all'ospedale di Desio dove era stata data una prognosi di otto giorni al 71enne e una di trenta alla 68enne.

Ha tentato più volte di introdursi in casa

Dopo quell'episodio, i genitori avevano sporto denuncia nei confronti del figlio. Una decisione che aveva fatto scattare l'obbligo di allontanarsi dalla casa. Nelle scorse settimane però il 44enne ha tentato più volte di entrare nell'abitazione dei genitori. La coppia ha così contattato i carabinieri della stazione di Lentate sul Seveso che sono intervenuti e hanno fermato l'uomo. Visti i tentativi, il Tribunale di Monza ha emesso una custodia cautelare in carcere. L'indagato è stato quindi trasferito nel carcere di Monza dove rimane a disposizione dell'autorità giudiziaria.

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