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Milano, tentate rapine e aggressioni tra bande rivali: nei guai un 15enne e due 17enni

Tre giovanissimi, dai 15 ai 17 anni, sono stati fermati dalla polizia per tentata rapina e aggressione. I fatti risalgono allo scorso autunno quando i ragazzini si sono resi protagonisti di più episodi di violenza in piazza Leonardo da Vinci a Milano. La vittime avevano sporto denuncia e così erano scattate le indagini concluse con l’identificazione dei tre amici.
A cura di Giorgia Venturini
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(Repertorio)
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C'è chi ha provato a mettere a segno delle rapine e chi ha fatto scoppiare una rissa. Autori di una notte di follia in piazza Leonardo da Vinci a Milano sono tre giovanissimi, un 15enne e due 17enni. Per loro ora sono scattate altrettante misure cautelari emesse dal tribunale per i minori: il più piccolo si trova ora in carcere mentre gli altri due hanno l'obbligo di permanenza in casa. Tutti e tre davanti ai giudici dovranno rispondere di due tentativi di rapina e una serie di aggressioni avvenute tra ottobre e dicembre in zona Città Studi, la zona famosa per le sedi universitarie.

Il più giovane in autunno era responsabili anche di un'altra tentata rapina

A denunciare tutto alle forze di polizia sono state le vittime dei giovani. Così sono subito partire le indagini che hanno permesso agli agenti della Questura di via Fatebenefratelli a Milano di ricostruire quanto accaduto e risalire all'identificazione dei tre responsabili. Da ulteriori accertamenti è emerso che il 15enne lo scorso autunno si sarebbe reso protagonista anche di una seconda tentata rapina e altre aggressioni, tutte in compagnia di altri coetanei che restano ancora sconosciuti agli agenti. Stando a quanto riporta "Milano Today", la banda, quella formata dai tre ragazzi ora in stato di fermo, ha agito sempre in piazza Leonardo da Vinci, diventata presto scenario di aggressioni e risse tra bande rivali provocando il più delle volte alcuni feriti. Per questo motivo ora la Questura è sulle tracce degli altri componenti della banda, per loro potrebbero scattare altri provvedimenti simili a quelli già emessi. Intanto le forze dell'ordine dopo le tante segnalazioni hanno continuato a monitorare la zona.

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