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Milano, rompono la caviglia a un anziano per rapinarlo del Rolex: arrestati due cugini

Due cugini di 40 e 38 anni, entrambi con precedenti, sono stati arrestati dalla squadra mobile di Milano per una violenta rapina commessa lo scorso 14 gennaio nel capoluogo lombardo. I due, ufficialmente venditori ambulanti di frutta, hanno seguito un anziano fin sotto casa e lo hanno aggredito, rompendogli la caviglia e rapinandolo del Rolex. Nella colluttazione uno dei due ha però perso il cellulare: un errore fatale.
A cura di Francesco Loiacono
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La loro professione ufficiale, almeno di facciata, era quella di venditori ambulanti di fiori e frutta. Ma in realtà, due cugini di 40 e 38 anni, entrambi pregiudicati, erano rapinatori specializzati in Rolex. Ci sono anche loro tra le cinque persone arrestate dalla polizia di Stato di Milano in due distinte operazioni contro malviventi specializzati proprio in orologi di lusso.

La violenta rapina lo scorso 14 gennaio

I due cugini arrestati tra domenica e lunedì sono finiti in carcere per una rapina avvenuta il 14 gennaio di quest'anno a Milano, in zona Porta Ticinese. Una rapina molto violenta: stando a quanto ricostruito dagli agenti della squadra mobile milanese, diretti da Marco Calì, i due seguirono un anziano 84enne fin sotto la sua abitazione in via Pastorelli, vicino alle Colonne di San Lorenzo. Lì lo aggredirono: nella colluttazione ruppero la caviglia all'anziano e poi gli strapparono dal polso un costoso orologio, fuggendo poi su uno scooter a tre ruote.

Un rapinatore ha perso il telefonino durante il colpo

Dopo il colpo i due cugini si erano cambiati d'abito e si erano recati in un bar nel centro di Milano, nel tentativo di passare inosservati. Non avevano fatto i conti con la disattenzione di uno dei due, che durante la colluttazione aveva perso sul luogo della rapina lo smartphone. Proprio dall'analisi dei tabulati telefonici e dalle immagini delle telecamere di sorveglianza gli investigatori sono riusciti a ricostruire i movimenti dei due rapinatori. Uno dei due è stato arrestato nella sua casa di San Donato Milanese: l'altro, dopo l'arresto del cugino, si è presentato spontaneamente nel carcere di Secondigliano, a Napoli. A emettere l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato il giudice per le indagini preliminari di Milano Stefania Donadeo.

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