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Mette a disposizione camion per importare cocaina ed eroina dall’estero: arrestato imprenditore di 57 anni

Un 57enne di Verdellino (Bergamo) è tra i 24 arrestati dalla guardia di finanza di Brescia per un’inchiesta sul traffico internazionale di sostanze stupefacenti. L’imprenditore avrebbe messo a disposizione camion per trasportare la droga.
A cura di Enrico Spaccini
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Un imprenditore di Verdellino (in provincia di Bergamo) è tra le 24 persone arrestate (lui ora è ai domiciliari) al termine di un'inchiesta della guardia di finanza di Brescia su un traffico internazionale di cocaina ed eroina. Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, la rete aveva le attività principali radicate nel Bresciano, in particolare tra Rovato e Palazzolo sull'Oglio, ma aveva basi operative attive in tutta Italia. L'imprenditore 57enne, in particolare, avrebbe messo a disposizione i camion e i mezzi della sua ditta di trasporti per muovere la droga garantendo la copertura all'organizzazione. In tutto sono stati sequestrati 3 milioni di euro e sostanze stupefacenti dal valore complessivo di circa 12 milioni di euro.

Le indagini dell'operazione del nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Brescia e dal Servizio Centrale di Investigazione sulla Criminalità Organizzata, denominata ‘Golder River', si sono svolte tra il 2020 e il 2025 e hanno portato alla ricostruzione della movimentazione di oltre 1.300 chilogrammi di droga tra Sud America e Italia, passando per porti del Nord Europa. I soldi che ricavavano dalla vendita delle sostanze sarebbero stati poi trasferiti ai vertici della rete criminale in Albania dai cosiddetti, "money mules", solitamente autisti di autobus che partivano dall'Italia.

La rete godeva di rapporti consolidati anche con la criminalità calabrese e pugliese, ma era nata e aveva le sue basi operative principali tra le province di Brescia e di Bergamo. Tra le operazioni citate nell'ordinanza di custodia cautelare a carico di 24 persone, per alcune delle quali l'accusa è associazione per delinquere finalizzata al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, c'è quella che tra il 12 e il 15 giugno del 2020 aveva portato a Dalmine 100 chili di cocaina importati da Rotterdam grazie a due camion, ma anche i 500 chili arrivati dal Sud America a bordo di container.

Un ruolo chiave lo avrebbe svolto proprio l'imprenditore di Verdellino ora ai domiciliari. Il 57enne, pregiudicato e amministratore di fatto di una ditta di trasporti, secondo gli investigatori avrebbe messo a disposizione dell'organizzazione alcuni camion. Inoltre, avrebbe anche assunto fittiziamente un autotrasportatore che, in realtà, era a disposizione di un clan albanese.

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