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Messi alla gogna sui social e minacciati perché scambiati per ladri: gli hater rischiano la denuncia

Tre ragazzi sono stati accusati ingiustamente di alcuni furti avvenuti nella provincia di Como: su Facebook, molti cittadini hanno iniziato a ritenerli responsabili e dare vita a una gogna social. Adesso gli autori di questi post rischiano una denuncia.
A cura di Ilaria Quattrone
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"Facciamo le ronde, prendiamoli e facciamoli pentire di essere nati": sono solo alcune delle frasi pubblicate sulle pagine Facebook nei confronti di tre ragazzi che sono stati accusati ingiustamente di alcuni furti che sarebbero avvenuti nella zona dell'Altolago di Como. Sono arrivate minacce, insulti e gruppi creati al solo scopo di metterli alla gogna e adesso gli autori di queste potrebbero rischiare una denuncia.

La passeggiata che ha scatenato l'odio online

Sulla base di quanto riportato dai quotidiani "La Provincia" e "Il Giorno", la guerra mediatica sarebbe nata durante la vigilia di Natale. Un ragazzo che lavora all'ospedale di Gravedona, comune in provincia di Como, si trovava insieme al fratello e a un amico nella zona dell'imbarcadero.

Da quella passeggiata sarebbe stato montato il caso: i giovani sono stati accusati di essere ladri e le loro foto sono state postate su una pagina Facebook molto conosciuta in paese. Da lì, ne sono nate altre mirate proprio alla ricerca dei tre.

Gli hater potrebbero essere denunciati

Gli utenti hanno iniziato a considerarli responsabili di diversi furti avvenuti nelle scorse settimane nella stessa zona. Le accuse rivolte ai tre si sono però rivelate infondate. Sul caso infatti sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Maneggio. I militari hanno fermato e controllato i tre e scoperto che non c'era alcun legame con i furti.

Considerati gli insulti e la caccia alle streghe che era iniziata e che sarebbe potuta sfociare in qualcosa di più grave, le forze dell'ordine non escludono che possano esserci conseguenze giuridiche e legali contro questi hater.

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