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Molesta le assistenti sociali e le minaccia con un coltello da cucina, 36enne denunciato

Un 36enne è stato denunciato perché per mesi ha minacciato 4 dipendenti dei servizi sociali. Le assistenti stavano svolgendo un’indagine per maltrattamenti sulla sua famiglia. il Tribunale aveva già disposto l’allontanamento dei figli e della compagna.
A cura di Enrico Spaccini
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Il palazzo del Comune di Carate Brianza
Il palazzo del Comune di Carate Brianza

Per diversi mesi un 36enne di Carate Brianza, in provincia di Monza e della Brianza, si presentava all'ufficio dei servizi sociali e di tutela dei minori del Comune minacciando i dipendenti. Il Tribunale aveva disposto l'allontanamento dei suoi quattro figli per maltrattamenti e, così facendo, l'uomo cercava di ottenere un trattamento "privilegiato" nell'indagine che quattro dipendenti dei servizi sociali dovevano svolgere sulla sua famiglia.

La preoccupazione delle dipendenti

Le segnalazioni erano partite proprio dagli uffici del Comune di Carate Brianza. I dipendenti erano preoccupati per il comportamento che quel 36enne aveva nei loro confronti già da febbraio.

Di origini campane, il 36enne è residente da tempo a Carate. Disoccupato, ha alle spalle diversi precedenti per reati in materia di stupefacenti, contro la persona come maltrattamenti e patrimonio. Ora, però, è indagato anche per atti persecutori con l'aggravante di avere commesso il fatto contro svariati pubblici ufficiali.

Le minacce e gli appostamenti

Secondo il racconto delle quattro dipendenti comunali, il 36enne spesso compariva nei loro uffici senza alcun preavviso. Poi iniziava a urlare, a minacciarle, a sbattere i pugni sul tavolo. Una volta, hanno detto, si è presentato da loro con un coltello da cucina.

Poi anche appostamenti fuori dal luogo di lavoro, insomma molestie che hanno condizionato le quattro donne anche "nelle loro attività quotidiane, costringendole a non uscire dall'ufficio o a spostarsi da sole per il timore di incontrarlo", si legge nella nota del comando provinciale dei carabinieri di Monza e Brianza.

Tutto questo per ostacolare, o comunque per ottenere un trattamento "privilegiato" nella la loro consulenza nel caso di maltrattamenti che lo riguardava. Il Tribunale dei minorenni di Milano, infatti, aveva da tempo disposto l'allontanamento dei suoi quattro figli e della compagna, oltre al trasferimento in una comunità protetta. Adesso, il 36enne è stato raggiunto anche da un'ordinanza di misura cautelare di divieto di avvicinamento alle dipendenti dell'ufficio dei servizi sociali.

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